Hilma af Klint, l’artista che ha tenuto segrete le sue opere
La figura ancora poco nota di Hilma af Klint viene affiancata a quella mainstream di Piet Mondrian in una bellissima mostra alla Tate Modern di Londra. Un video spiega perché scopriamo solo ora il talento della pittrice svedese
Per chi ancora non conoscesse Hilma af Klint, sappiate che è stata un’artista, pioniera dell’astrattismo e che molto probabilmente presto raggiungerà la popolarità di un’altra grande pittrice come Frida Kahlo. Come l’artista messicana, dapprima ignorata e poi divenuta vera e propria icona, è prevedibile che anche la af Klint sia destinata a trovare nuova gloria.
Breve storia di Hilma af Klint
Nata nel 1862 in Svezia, Hilma cresce in una famigli abbiente, trascorrendo le estati della sua infanzia nel maniero Hanmora, sull’isola di Adelsö. Qui coltiva il suo amore per la natura e il contatto con essa, tanto da avvicinarsi a studi di botanica e matematica. Il trasferimento a Stoccolma la porterà a frequentare un istituto d’arte e a vent’anni ad accedere alla Royal Academy of Fine Arts. Grazie al suo talento nel realizzare ritratti e paesaggi, riuscì a sostentarsi grazie all’arte, ma la sua vocazione era un’altra.
Il suo interesse principale era per l’astrazione e il simbolismo, dato dal suo coinvolgimento nello spiritismo, molto in voga in quegli anni: realizzò oltre mille opere di questo genere, ma non le mostrò mai finché rimase in vita. Nel suo testamento ha invece specificato la volontà che fossero esposte solo dopo vent’anni dalla sua morte, poiché prima di allora il pubblico non sarebbe stato pronto ad accoglierle. Scomparsa nel 1944, solo di recente la critica sta riscoprendo infatti la sua figura e la sua grande ricerca stilistica. Nel recente film “Hilma”, del regista Lasse Hallström, viene raccontata la sua affascinante storia.
La mostra alla Tate di Londra “Hilma af Klint & Piet Mondrian. Forms of Life”
La Tate Modern di Londra ospita la mostra “Hilma af Klint & Piet Mondrian. Forms of Life”, in corso fino al 3 settembre. Sebbene i due artisti non si siano mai incontrati, Hilma af Klint e Piet Mondrian hanno entrambi radicato i propri linguaggi di arte astratta nella natura: si evince nei loro lavori il desiderio condiviso di comprendere le forze occulte dietro ogni essere vivente.
Altro elemento che li accomuna è l’iniziale approccio al paesaggio: accanto alle composizioni astratte di Mondrian e af Klint, la mostra londinese espone dipinti di fiori raramente esposti, che hanno continuato a creare per tutta la vita. I due contemporanei condividevano inoltre l’interesse per nuove idee di scoperta scientifica, spiritualità e filosofia. Af Klint era anche un medium e questa mostra mette in mostra opere ultraterrene su larga scala che riteneva le fossero state commissionate da poteri superiori. L’esposizione della Tate è dunque un’occasione unica per scoprire lati nascosti del celebre Mondrian e per avvicinarsi all’arte finalmente rivelata della af Klint.
Roberta Pisa
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