Lorenzo Lotto a Brescia. La mostra in dialogo coi capolavori della Collezione Tosio
A dicembre la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia propone un dialogo tra le opere del pittore veneziano rinascimentale con i maestri suoi coetanei presenti nella collezione del museo
È la mostra evento dell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura quella che promette di coinvolgere i visitatori, anche grazie a una serie di iniziative didattiche, dal periodo natalizio alla primavera. Dall’1 dicembre al 7 aprile 2024, l’esibizione celebra – nelle sale della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia – Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 – Loreto, 1557), pittore veneziano considerato tra i massimi esponenti del Rinascimento settentrionale nella sua fase matura. Lorenzo Lotto. Incontri immaginati è un dialogo tra i capolavori della collezione del museo bresciano e i dipinti di Lotto, ma anche di Savoldo, Romanino e Moretto.
La storia della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia
Punto di riferimento nel panorama culturale bresciano, la Pinacoteca Tosio Martinengo ha due anime storicamente distinte: quella di collezione privata del Conte Paolo Tosio e quella di prima raccolta pubblica di arte contemporanea in Italia. Rinnovato nel 2018, il percorso espositivo prende avvio dal Trecento, passando attraverso assoluti capolavori come l’Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto, per arrivare al cuore della collezione, costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento con Savoldo, Romanino e Moretto, e concludersi con i “pitocchi” di Giacomo Ceruti e l’Ottocento di Canova e Hayez.
La mostra sui dialoghi tra Lorenzo Lotto e la Collezione Tosio
Il protagonista della mostra è, dunque, Lorenzo Lotto e gli incontri sono quelli con i maestri, pressoché coetanei, del Cinquecento bresciano quali Savoldo (1480 circa – post 1548), Romanino (1484 circa – 1566) e Moretto (1492-1495 circa – 1554). Il percorso si articolerà intorno a cinque opere del pittore veneziano, quattro esposte grazie a prestiti e una presente nella Collezione Tosio che è appunto l’Adorazione dei pastori, l’opera della Pinacoteca che più rappresenta il Paolo Tosio collezionista, affezionato proprietario di una raccolta da cui nascerà, nel 1851, la prima galleria civica, che darà poi origine all’attuale Pinacoteca.
Claudia Giraud
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