Il Belvedere di Vienna presenta online la storia delle sue esposizioni

Alla fine dei festeggiamenti del suo tricentenario (avvenuto nel 2023), il museo austriaco trasferisce in rete la storia delle esposizioni ospitate tra il 1918 e il 2023, mettendo in luce la varietà dei progetti e la particolare collezione

Il Belvedere di Vienna presenta online il proprio archivio espositivo dopo aver compiuto 300 anni di storia nel 2023. Sono oltre 626 le mostre che si sono tenute al museo in oltre un secolo dal 1918 al 2023, in una varietà di progetti che mette in luce la particolarità della collezione del Belvedere e l’evoluzione delle pratiche espositive. “L’accesso alle informazioni e lo scambio di contenuti sono elementi fondamentali nella nostra idea di museo del futuro. Infatti, il Belvedere è pioniere, tra i musei austriaci, nel suo impegno per una politica di Open Content”, dichiara la direttrice generale Stella Rolling. Il gruppo è composto da otto persone, le quali hanno provveduto allo sviluppo dell’attività di digitalizzazione nell’arco di circa un anno. Ogni mostra è corredata di informazioni circa l’allestimento, la durata, il direttore in carica e i membri dello staff coinvolti. Inoltre, per approfondire tematiche e linguaggi, l’archivio mette a disposizione del pubblico testi critici, articoli di giornale, fotografie e copie digitali dei cataloghi. 

Il Belvedere di Vienna. Da residenza estiva a museo 

Risalgono al XVIII secolo i castelli del Belvedere di Vienna, realizzati dall’architetto del barocco Johann Lucas von Hildebrandt come residenza estiva del principe Eugenio di Savoia. Nel 1903 il Belvedere Inferiore accolse la Galleria d’Arte Moderna di Stato, la prima dedicata alle nuove correnti artistiche in Austria (in particolare quella della Secessione Viennese). Con l’assassinio di Francesco Ferdinando nel 1914, e il successivo scoppio della Prima guerra mondiale, iniziò una nuova fase per il Belvedere. Nel novembre del 1918, grazie allo storico dell’arte Franz Haberditzl il Ministero della Cultura austriaco acconsentì a mantenere nei locali la galleria d’arte moderna e, con la nazionalizzazione del Belvedere, negli Anni ’20, la collezione venne ricollocata. A causa della Seconda guerra mondiale alcune sale vennero distrutte completamente dai bombardamenti e solo nel 1953, dopo importanti lavori di restauro, la galleria riaprì.

La collezione del Belvedere di Vienna

Dal medioevo alla contemporaneità, al Belvedere di Vienna è conservata la più importante collezione di arte austriaca, attraversando più di 500 anni di storia. Di particolare rilevanza, al Belvedere Superiore, è la sezione dedicata al Novecento dove è possibile ammirare la più grande raccolta al mondo dei dipinti di Gustav Klimt, tra cui il Bacio (1907–1908) e Giuditta (1901), alcuni capolavori di Egon Schiele, come La morte e la fanciulla (1915), e altri di Oskar Kokoschka, nonché alcune opere dell’impressionismo francese. 

Caterina Angelucci 

https://sammlung.belvedere.at/exhibitions

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

Scopri di più