Arte Fiera 2024 fa festa a Bologna. Come è andata la fiera più antica d’Italia
Si avvia verso la conclusione l'edizione dei cinquant'anni della fiera di arte moderna e contemporanea di Bologna e, di stand in stand, il bilancio appare diffusamente positivo, con un buon programma di mostre in città che hanno fatto da traino efficace a un pubblico numeroso e a vendite realizzate sin dal primo giorno
Squilla un cellulare sulla scrivania di una galleria di Bologna. I visitatori provano discretamente a non farci caso e continuano a guardare le opere esposte nello spazio di Gelateria Sogni di Ghiaccio, in cui ora si trova la Trapezio Gallery. Ma il telefono continua a suonare insistente, alla curiosità non si resiste a lungo e allora si sbircia e, avvicinandosi, si scopre sullo schermo il nome di Achille Bonito Oliva. Che a chiamare e chiamare sia ABO, in uno dei più acuti spazi indipendenti d’Italia, non può passare inosservato, ma anzi, se non si è letto ancora il comunicato stampa in galleria, quel nome è rivelatorio di tutto quello che si ha intorno: la Trapezio Gallery non è che una nuova invenzione dell’artista Andrea Magnani e di Gelateria Sogni di Ghiaccio. Che i meccanismi di funzionamento del sistema dell’arte li conoscono benissimo e son riusciti a mettere in piedi una brillante burla, che risuona particolarmente a chi in quel sistema ci lavora ogni giorno, e ne riconosce luoghi comuni e tic. E diventa un bel viatico a tutta la settimana in cui a Bologna torna Arte Fiera con l’edizione speciale che celebra il cinquantesimo anniversario dalla fondazione nel 1974 e l’anima italiana del collezionismo di arte moderna e contemporanea.
Arte Fiera 2024. Il cinquantesimo anniversario della fiera più longeva d’Italia
Nei padiglioni della fiera di Bologna sono in corso domenica 4 febbraio 2024 le ultime battute di Arte Fiera, la fiera più antica d’Italia. “È una setta questa qua dei venditori d’arte!”, esclamava ironico il giorno di preview il protagonista della performance di Daniela Ortiz, che punteggiava a diversi orari la prima giornata di manifestazione nel nuovo programma di azioni dal vivo, curato da Bruna Roccasalva per Fondazione Furla. E, tra ritorni illustri e prime volte a Bologna – da Lia Rumma a Franco Noero, da Apalazzo Gallery a Laveronica – l’atmosfera in fiera era di festa, per la ricorrenza, per le belle giornate riservate dalla città, per la luce naturale che valorizzava l’esperienza di visita agli oltre 170 espositori che non hanno fatto mancare il loro sostegno alla nostra prima fiera d’arte. Così come i collezionisti, grandi e piccoli, e non solo nazionali, che si potevano incontrare nei corridoi: dagli Spanu a Uli Sigg e a Giorgio Fasol, con la moglie Anna, che osservava tutto con la curiosità del primo giorno. Abbiamo fatto il nostro consueto giro di stand con gli espositori, per chiedere a loro direttamente come è andata nella pratica la fiera, quali sono i feedback dalla manifestazione, se hanno venduto e cosa e che collezionisti hanno incontrato. A cominciare da una delle “padrone di casa”, la bolognese P420, che ha confermato un’ Arte Fiera in piena ripresa, da uno stand sempre affollatissimo per una selezione di opere degli artisti rappresentati, compreso Filippo de Pisis (1896–1956): “Siamo stati felici di inaugurare la fiera con l’ufficializzazione della notizia della partecipazione alla prossima edizione della Biennale di Venezia di Victor Fotso Nyie e di Filippo de Pisis, entrambi artisti che rappresentiamo e che hanno avuto un ottimo riscontro in fiera, sia in termine di critica che di vendite. E con la presentazione per la prima volta dell’opera di Alessandro Pessoli, che esporremo in galleria in un dialogo con Piero Manai il prossimo aprile”. Tutto esaurito poi per Shafei Xia e Francis Offman e “un’altissima attenzione nei confronti di Adelaide Cioni, di cui abbiamo inaugurato in questi giorni la mostra in galleria e di cui abbiamo venduto diverse opere. Così come per June Crespo, che inaugurerà a fine mese una personale al Guggenheim di Bilbao. Irma Blank, Paolo Icaro e Pieter Vermeersch sono sempre molto amati e richiesti”.
Arte Fiera 2024. Vendite e commenti delle gallerie d’arte moderna e contemporanea in fiera a Bologna
Complimenti per la buona riuscita sia di Art City che di Arte Fiera dal bolognese Enrico Astuni: “La fiera conferma le aspettative, adesso la sfida è incentivare la partecipazione di gallerie che possano portare un pubblico e un collezionismo ancora più esperto”, ha commentato il gallerista. “La nostra proposta è stata apprezzata, con due opere di Maurizio Nannucci acquisite da un’importante collezione del riminese, mentre Orizzonte – Opera dedicata a… di Alberto Garutti è stata acquistata da un collezionista mantovano. Anche il progetto di Christian Jankowski Luftschloss Royal – fliegender turm (Castle in the air – flying tower) è stato molto apprezzato, ma resterà nella mia collezione privata. Abbiamo avuto l’artista in stand e abbiamo ricevuto due commissioni legate a questo progetto”. Range di prezzi per le vendite di Nannucci intorno ai 100.000 euro e 25.000 euro per un piccolo veicolo di Gianni Piacentino. In effetti c’è da sottolineare l’eccellente qualità delle mostre in città, con alcuni progetti sorprendenti e particolarmente centrati da Palazzo de’ Toschi al Mambo, dall’Oratorio di San Filippo Neri all’Istituto delle Sordomute. Ottime le impressioni anche da ABC-ARTE – che proponeva ad Arte Fiera un percorso temporale sulla Pittura Fondamentale con opere di Alan Bee, Tomas Rajlich, Jerry Zeniuk e Jorrit Tornquist insieme al tema del “Volto” esplorato da Michele Zaza e Nanni Valentini – e che ha trovato consolidato il percorso di crescita della fiera avviato già dall’anno scorso: “L’atmosfera è stata vivacissima, soprattutto durante le giornate di giovedì (con la preview) e di sabato. La nostra proposta, focalizzata soprattutto su artisti storici concettuali, ha ricevuto apprezzamenti significativi da parte dei collezionisti”, ha commentato Antonio Borghese, direttore della galleria con sedi a Genova e Milano. “Già nelle prime ore abbiamo concluso numerose vendite e la giornata di sabato ha superato le nostre aspettative, con ulteriori e numerose vendite per tutti gli artisti in stand, in un range di prezzi tra 10.000 e 50.000 euro”.
Riscontro molto positivo anche da Mazzoleni con il suo focus dal moderno – in particolare con Agostino Bonalumi e Piero Dorazio – al contemporaneo – con Marinella Senatore, Andrea Francolino, Rebecca Moccia, Melissa McGill e David Reimondo.“Siamo in una fase di mercato in cui, durante la fiera, con quasi tutte le opere nella fascia tra i 10.000 e i 200.000 euro, i collezionisti sono attenti, riflettono e quindi le trattative si potranno concludere in galleria nei prossimi giorni”, racconta Dep Art di Antonio Addamiano, che a fiera ancora in corso, ha un giudizio globalmente positivo sugli andamenti, anche in considerazione della difficile situazione internazionale. E può dirci di trattative importanti e incoraggianti per un grande dipinto di Valerio Adami del 1987 nella regione di 200.000 euro e per le piccole valli e i due minareti del ricercatissimo Salvo. Mentre tra le vendite concluse tra giovedì e sabato compaiono due acquerelli del 1999 e 1979 di Valerio Adami, un lavoro di Pinelli degli anni ’90 e un’importante terracotta di Deodato intorno ai 7.000 euro. Bilancio positivo anche per EDDart di Roma, al debutto a Bologna, che fino a sabato aveva venduto almeno 5 opere: “Possiamo dirci soddisfatte di questa nostra prima esperienza in fiera. Abbiamo portato opere selezionate degli anni Sessanta degli artisti che seguiamo maggiormente, come Mario Schifano, Mimmo Rotella, Franco Angeli. Siamo particolarmente felici di aver conosciuto collezionisti seri ed appassionati che non facevano parte del nostro indirizzario”.
Arte Fiera 2024. Le gallerie d’arte contemporanea
“Abbiamo percepito una grande atmosfera di festa, l’entusiasmo si è sempre respirato tra i corridoi durante i giorni di fiera e il pubblico è stato numeroso”, ha commentato la bolognese Galleria Studio G7 che pure giocava in casa. “Finalmente abbiamo accolto anche un pubblico straniero, dalle figure istituzionali a diversi collezionisti. L’attenzione verso il progetto espositivo è stata grande e la proposta di opere è stata ben recepita e condivisa da tutti i visitatori”. Come la fiera, anche la galleria festeggiava i cinquant’anni di attività con il progetto espositivo Forget Me Not e opere dagli anni ’70 a oggi – di Anne e Patrick Poirier, Giulio Paolini, David Tremlett, Ulrich Erben, Franco Guerzoni, Gregorio Botta, Mariateresa Sartori, Paola De Pietri, Flavio de Marco, Marilisa Cosello, Jacopo Mazzonelli, Giulia Dall’Olio, Caterina Morigi, Daniela Comani, Davide Tranchina, Alexandar Petkov, Lorenzo Modica, Silvia Listorti – in un range di prezzo dai 1.000 ai 40.000 euro.“Questa 50° edizione di Arte Fiera è stata molto dinamica, riuscendo ad attirare, anche grazie alle innumerevoli manifestazioni ed eventi organizzati in tutta la città, un pubblico ampio, con una presenza costante in fiera durante tutte le giornate”, secondo Sirio Ortolani di Osart Gallery. “Le prime due (giovedì e venerdì) sono state un po’ più lente, con maggiori difficoltà a finalizzare le vendite, che sono andate più spedite il sabato. Complessivamente abbiamo venduto cinque lavori degli artisti Jeanne Gaigher, Ikeorah Chisom Chi-FADA, Wilfred Timire e Katharien de Villiers e in generale abbiamo infine riscontrato un grande interesse da parte di collezionisti e visitatori nei confronti della nostra proposta, sintomo di una forte attenzione alla scena artistica contemporanea africana”.
Anche per Umberto Di Marino “la fiera si conferma sempre molto attrattiva per un pubblico vasto e variegato. Il livello della manifestazione continua a salire confermando il trend degli ultimi anni”. Il gallerista napoletano ha venduto opere dei diversi artisti esposti, da Carlos Amorales ed Eugenio Tibaldi a Francesco Jodice e Marco Giordano, tra i 2.000 e i 15.000 euro, mentre l’opera Ossicodone 2 di Alberto Tadiello è risultata vincitrice ed è stata acquisita al Premio Officina Arte Ducati. Così come secondo Doris Ghetta di Ortisei, nella sezione PITTURA XXI curata da Davide Ferri con i lavori del giovane artista Pietro Moretti, in un range di prezzi da 1.000 a 10.000 euro, che ha trovato questa edizione “piena di energia sia in fiera che in città, con orogetti curati molto interessanti e stand di qualità molto elevata”. E ha concluso vendite per opere “di medio e piccolo formato sia a collezionisti che ci seguono da prima che nuove conoscenze. Nel complesso siamo soddisfatte”.
Arte Fiera 2024. Le vendite e i premi per le gallerie in fiera a Bologna
Edizione soddisfacente anche per la Galleria Poggiali, “con un’atmosfera vibrante che solo una città vivace come Bologna può offrire, attrattiva sia per i visitatori locali che per quelli provenienti da altre località”, ha evidenziato infatti Marco Poggiali. “Rispetto agli anni precedenti, abbiamo notato una certa cautela nel collezionismo, con la presenza di importanti figure, ma con una marcata prudenza. È comunque incoraggiante constatare che i nomi storici della nostra galleria continuano a suscitare entusiasmo. Le opere di grandi dimensioni di Claudio Parmiggiani e di Enzo Cucchi hanno ricevuto una calorosa accoglienza, confermando il loro impatto nel contesto italiano”. Da Monitor di Roma ottima accoglienza e interesse sin dal primo giorno, con “un gran numero di ospiti soprattutto nelle ore dedicate all’accesso VIP, sia italiani che stranieri” per le opere di Thomas Braida, Lucia Cantò, Daniel V. Melim, Matteo Fato e Oscar Giaconia. Ottima risposta in particolare per quest’ultimo “acquisito da una collezione italiana” (intorno ai 10.000 euro), come pure Fato, o Braida e Cantò entrati in una collezione straniera, in range di prezzo di 2.500-16.000 euro per Lucia Cantò e Matteo Fato.
E riscontro positivo anche da Z2o Sara Zanin con in stand artisti già affermati ed emergenti, per un’edizione stimolante “che ci ha permesso di aprire contatti con importanti figure istituzionali e nuovi collezionisti” e, a livello di vendite, può ritenersi soddisfatta, con “un notevole interesse soprattutto per le artiste donne: Beatrice Pediconi, Nazzarena Poli Maramotti e Marta Roberti. E molto successo anche per Michele Tocca”, con un range di prezzi delle opere vendute tra i 3.000 e i 13.000 euro. Non dissimile l’opinione di fine fiera per la galleria RIBOT di Milano, con vendite concluse in un range di prezzi tra 2.000 e 15.000 euro: “Il bilancio per l’edizione 2024 di Arte Fiera è sicuramente positivo, con un forte interesse da parte di un pubblico sempre più ampio e particolarmente predisposto a conoscere nuovi artisti internazionali, tra i quali segnaliamo in particolare il giovane emergente brasiliano Guilherme Almeida, quest’anno vincitore del premio Marval Collection”. E, a proposito dei premi di Arte Fiera 2024, tra i vincitori di quest’anno ci sono, tra gli altri, Stefania Galegati (BPER Banca), Sabrina Mezzaqui (Collezione Righi), Ruth Beraha (Spada Partners) e Milli Gandini (The Collectors. Chain Prize).
Cristina Masturzo
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