Il Guercino ai Musei Reali di Torino. Grande mostra sulla pittura del maestro del Seicento
Oltre cento opere di Guercino e di artisti coevi raccontano il mestiere del pittore nel Seicento. Per la prima volta, la mostra riunisce sue quattro grandi tele, eccezionalmente dopo quattro secoli
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Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591 – Bologna 1666) è uno dei maggiori artisti del Seicento che, dagli esordi da autodidatta, è passato attraverso varie fasi della carriera fino all’ultima, più classicheggiante. Tutto questo è raccontato nella mostra Guercino. Il mestiere del pittore, in arrivo ai Musei Reali di Torino dal 23 marzo al 28 luglio 2024 che presenta oltre 100 opere del maestro emiliano e di artisti coevi, provenienti da più di 30 importanti musei e collezioni – tra cui il Prado e il Monastero dell’Escorial – per presentare la sua grande arte e, insieme, raccontare l’organizzazione della bottega, le dinamiche del mercato e delle committenze degli artisti del XVII secolo.
Il ciclo di 4 dipinti di Guercino riuniti per la prima volta dopo 400 anni ai Musei Reali di Torino
Guercino. Il mestiere del pittore si contraddistingue per una novità: per la prima volta dopo 400 anni, l’esposizione riunifica il ciclo di dipinti commissionati a Bologna da Alessandro Ludovisi, futuro papa Gregorio XV. Tra il 1617 e il 1618 Guercino realizza, infatti, per Alessandro Ludovisi e il nipote Ludovico, quattro grandi tele, eccezionalmente riunite dopo quattro secoli nella mostra di Torino: Lot e le figlie proveniente da San Lorenzo a El Escorial, Susanna e i vecchioni prestata dal Museo del Prado, la Resurrezione di Tabita dalle Gallerie degli Uffizi-Palazzo Pitti e Il Ritorno del figliol prodigo dei Musei Reali. Un ciclo che segna una svolta nella vita dell’artista: con la salita al soglio pontificio di Gregorio XV, Guercino si trasferirà per alcuni anni a Roma, ricevendo importantissimi incarichi.
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Claudia Giraud
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