A 75 anni dalla morte Bruxelles celebra il pittore James Ensor. Mostra alla Biblioteca Reale
Il maestro di Ostenda anticipò i movimenti del Surrealismo e dell’Espressionismo in Belgio
Nasceva a Ostenda nel 1860 James Ensor, pittore e incisore belga la cui produzione fu una delle più significative del periodo, ispirando le prime espressioni del Surrealismo (di cui quest’anno ricorrono i 100 anni dal primo manifesto) e dell’Espressionismo. Tuttavia, le sue opere non vennero accolte dalla critica del tempo, spesso rifiutate per il carattere oltremodo eccentrico: partecipò, dunque, al movimento d’avanguardia La Chrysalide e al gruppo Les XX, pubblicando scritti polemici contro la critica ufficiale. In occasione dei 75 anni dalla morte (Ostenda, 19 novembre 1949), Bruxelles celebra l’opera del pittore belga con la mostra James Ensor. Ispirato da Bruxelles, inaugurata lo scorso 22 febbraio e visitabile fino al 2 giugno 2024 alla KBR, la Biblioteca Reale del Belgio. L’esposizione segue quella inaugurata a Ostenda lo scorso dicembre 2023 al Mu.ZEE e precede James Ensor. Maestro presso il Bozar dal 29 febbraio 2024, per passare poi in autunno il testimone ad Anversa.
James Ensor. La mostra alla Biblioteca Reale
James Ensor. Ispirato da Bruxelles nasce con l’intento di fare luce sulla produzione meno conosciuta di Ensor, riunendo le ricche collezioni della KBR e dei RMFAB che insieme possiedono più di 200 opere del pittore di Ostenda. Oltre 75 opere (alcune delle quali mai esposte), allestite presso la KBR, più specificatamente nell’edificio settecentesco del Palazzo di Carlo di Lorena – dove già nel 1887 Ensor esponeva con il gruppo di artisti Le XX – ripercorrono i luoghi e gli incontri che lo hanno formato e plasmato come persona e come artista. In particolare, la mostra alla Biblioteca Reale presenta una preziosa selezione di disegni, raramente esposti: questi, insieme anche alle incisioni, con paesaggi e scene di vita quotidiana in cui si fondono e confondono sogno e realtà, precorrono il Surrealismo. A prova dell’influsso che il maestro continua a esercitare, sono presentati anche i lavori di diversi artisti contemporanei, come Fréderic Coché, Adriaan Marin e Leen Van Hulst.
James Ensor. Le collezioni della KBR e dei RMFAB
Entrambe le collezioni della KBR e dei RMFAB hanno origine negli anni ’90 del XIX secolo e sono le più antiche raccolte pubbliche appartenenti a James Ensor: già nel 1892, il Dipartimento delle Stampe della Biblioteca Reale acquistò 25 incisioni del maestro, mentre tre anni dopo, nel 1895, i Musei Reali acquisirono Il Lampionaio (The Lamplighter), uno dei suoi capolavori giovanili. “Sono felice di questa partnership tra la KBR e i RMFAB, che non solo deriva da una storia condivisa, ma dimostra anche il comune desiderio di rendere accessibile il patrimonio che conservano, gestiscono e studiano a un vasto e diversificato pubblico”, dichiara Sara Lammens, direttore generale della KBR e direttore generale ad interim dei RMFAB. La collezione di disegni della Biblioteca Reale cominciò a prendere forma nel 1932, quando furono acquistati 6 disegni dallo scrittore e venditore di stampe Joseph Van Overloop e, successivamente, quando arrivarono opere significative dalla libreria antiquaria di Paul Van der Perre, restituendo una parte importante dell’eredità di studio di Ensor. L’ acquisizione più recente, invece, è il Torso di Laocoonte, un grande disegno che l’artista realizzò per un concorso quando era studente all’Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles nel 1878.
Quella conservata nei Musei Reali rappresenta l’attività di James Ensor attraverso vari generi – come il ritratto, le scene d’interni, le nature morte e marine, oltre alle peculiari maschere e scheletri – tra 23 dipinti, 25 disegni e un libro di disegni. Il cuore della collezione è il periodo iniziale, l’esordio, indicato come “periodo oscuro”, in cui rientrano opere del 1880 e Baccanale del 1912 (Bacchanal), un lavoro adolescenziale. A queste si aggiungono le Maschere strane e scheletri che lottano per un’aringa sott’olio, che inaugurano la fase più espressionista. Diversi lavori, infine, prevengono da illustri collezioni private, come quella della famiglia Rousseau, di Anna Boch e di Robert Goldschmidt.
Caterina Angelucci
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