Roma celebra l’Ottocento napoletano con una grande mostra alle Scuderie del Quirinale
Giuseppe De Nittis, William Turner, Edgar Degas, Ercole e Giacinto Gigante sono solo alcuni dei grandi protagonisti presenti in mostra. Le opere accompagnano il pubblico alla scoperta di Napoli, tra visioni e scenari rimasti impressi nell'immaginario artistico del XIX Secolo
Costruito nella prima metà del Settecento, il palazzo delle Scuderie del Quirinale ha mantenuto la sua funzione originaria di rimessaggio delle carrozze fino al 1938, anno in cui venne riadattato ad autorimessa. Negli anni Ottanta qui prese forma il museo delle carrozze, per poi essere completamente restaurato – su progetto dell’architetto Gae Aulenti – e trasformato nell’attuale spazio espositivo. Nel corso degli anni le Scuderie hanno ospitato importanti progetti espositivi, tra i più recenti ricordiamo l’esposizione dedicata alle Collezione Alinari e Mufoco, a Dante Alighieri e, in occasione del centenario, Italo Calvino. Ad aggiungersi al palinsesto è Napoli Ottocento. Dal Sublime alla Materia, a cura dell’ex direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger, assieme a Jean Loup Champion, Carmine Romano e Isabella Valente, e visibile sino al 16 giugno 2024. La mostra raccoglie oltre 250 capolavori tra dipinti, sculture, acquarelli e vede la collaborazione di diverse istituzioni, quali: Museo e Real Bosco di Capodimonte, Gallerie Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, la Direzione Regionale Musei Campania, l’Accademia di Belle Arti di Napoli e la Stazione Zoologica Anton Dohrn.
La mostra “Napoli Ottocento” alle Scuderie del Quirinale di Roma
La mostra vuole essere un omaggio a Napoli e al suo dinamismo, e cerca di sintetizzare la profusione artistica di una città che accolse gli artisti più significativi del Nord Europa e degli Stati Uniti. La terra fangosa del Vesuvio, la vegetazione lussureggiante della Campania, la costiera amalfitana, sorrentina e le meraviglie senza tempo di Ercolano e Pompei tornano nelle opere di Constantin Hansen, Simon Denis, Ludwig Catel, William Turner; e nei pittori naturalisti di Posillipo, Portici e Resina, come: Antonio van Pitloo, Giuseppe De Nittis, Ercole e Giacinto Gigante, Teodoro Duclère e Salvatore Fergola. Tra i protagonisti anche Edgar Degas, artista che ha sempre rivendicato la sua appartenenza al movimento realista (rifiutando l’etichetta di impressionista) e di origini napoletane da parte del padre. Un viaggio che alterna capolavori dell’arte e reperti vulcanici, provenienti dal Real Museo Mineralogico, Università di Napoli Federico II; e installazioni multimediali che restituiscono al pubblico la bellezza prorompente del paesaggio campano e la potenza dell’eruzione del Vesuvio.
Valentina Muzi
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