150 anni dell’Impressionismo. Un inedito Monet in mostra a Roma

Al Museo Storico della Fanteria una ricca esposizione celebra il movimento pittorico che rivoluzionò la storia dell’arte, con un’opera inedita di Claude Monet

Era il 15 aprile 1874, quando il fotografo Nadar inaugurò la prima mostra impressionista. Dopo 150 anni, il Museo Storico della Fanteria di Roma, nel complesso monumentale di Santa Croce in Gerusalemme, presenta l’antologica Impressionisti – L’alba della modernità. Con circa 66 artisti, tra i quali DegasManetRenoirDe Nittis. E oltre 160 opere, tutte provenienti da collezioni private italiane e francesi, tra le quali un inedito lavoro di Monet.
L’esposizione offre un’ampia galleria di dipinti, disegni, acquarelli, sculture, ceramiche ed incisioni di artisti noti e meno noti, che parteciparono alle otto mostre parigine organizzate fino al 1886. In aggiunta un corollario di lettere, fotografie, libri e oggetti, specchio della sensibilità ottocentesca.
Un’ampia panoramica resa possibile dalla società Navigare e dalla direzione di Vittorio Sgarbi, con un comitato scientifico composto da: Gilles Chazal, ex Direttore del Musée du Petit Palais e Membre dell’école du Louvre; Vincenzo Sanfo, curatore di mostre internazionali ed esperto di Impressionismo; Maithé Vallès-Bled, ex Direttrice del Musée de Chartres e del Musee Paul Valéry.

L’opera inedita di Monet 

Les Pêcheurs de Poissy è il titolo dell’opera di Monet che verrà presentata per la prima volta al pubblico in occasione della mostra. Dal 1881 al 1883, l’artista visse nella Villa Saint Louis sulle rive della Senna, nella cittadina di Poissy. Molti impressionisti abitarono vicino all’acqua per catturarne riflessi ed effetti di luce e di movimento. È nell’arco di questi due anni che Monet ha realizzato il dipinto nei quali sono visibili i pescatori locali sulle proprie barche. Grazie alle accurate indagini e agli studi scientifici della dottoressa Caterina Berlinguer e del professor Bertuzzi, il dipinto inedito è stato identificato come lo studio preparatorio dell’omonimo quadro, attualmente presente nella collezione del Museo del Belvedere di Vienna. La prospettiva del bozzetto, coincidente con il dipinto viennese, ne conferma il legame.

Marcellin Desboutin, Ritratto del figlio con il cagnolino
Marcellin Desboutin, Ritratto del figlio con il cagnolino

La mostra sugli Impressionisti 

Nel Catalogo delle Opere di Monet, pubblicato nel 1966 dalla storica dell’arte Luigina Rossi Bertolatto, lo studio preparatorio di Les Pêcheurs de Poissy di Monet, era stato menzionato come parte di una collezione privata in Inghilterra. Si trattava della collezione del mercante inglese Alex Reid, il cui patrimonio di opere andò disperso dopo la sua morte. Lo studio dei pescatori di Poissy passò poi alla galleria Vaudoyer di Parigi e successivamente all’attuale proprietario.
Il focus dell’esposizione è sull’anti-accademismo e sulla pittura en plein air della scuola di Barbizon, che generarono un nuovo modo di fare arte all’epoca dell’industrializzazione, dei primi voli aerei e della nascita di cinema, elettricità e telefono. La mostra evidenzia inoltre un aspetto poco conosciuto dell’impressionismo relativo alla grafica, al disegno, all’incisione e alle tecniche di stampa che guardavano alla recente invenzione della fotografia.
Accanto ai molti dipinti a olio saranno esposti infatti bozzetti preparatori e litografie di opere note. Tra questiLa maison du doctor Gachet di Cézanne, L’homme à la pipe di Van Gogh, Il ritratto di Berthe Morisot e il Bar aux Folies- Bergère di Manet, La loge di Renoir e ancora le celebri ballerine di Degas. Di quest’ultimo saranno presenti anche alcune sculture in bronzo, realizzate durante gli studi dell’artista sul movimento.

Eugene Boudin, Lavandaie a Etretat
Eugene Boudin, Lavandaie a Etretat

Il percorso espositivo della mostra sugli Impressionisti 

Da Ingres a L’École de BarbizonL’Impressionismo L’eredità dell’Impressionismo. Queste le tre sezioni in cui è divisa la mostra, delineante un arco temporale che va da Delacroix, Corot, Dorè all’acquaforte di Picasso del 1968, omaggio a Degas e Desboutin. Passando per gli eredi dell’impressionismo: Toulouse-Lautrec, Permeke, Derain, Dufy e Vlaminck. 
Le opere di Pissarro, Degas, Cézanne, Sisley, Monet, Morisot, Renoir, che parteciparono alla prima esposizione del 1874, sono al centro del quadrante, affiancati dalle considerevoli opere meno note di autori come Bracquemond, Forain, Desboutin, Lepic, Millet, Firmin-Girard. 
Di Paul Lecomte, uno degli esponenti di rilievo dell’École de Barbizon, il pubblico potrà ammirare l’olio su tela Bateau sur la riviere, scelto come immagine simbolo della mostra.

Francesca de Paolis

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Francesca de Paolis

Francesca de Paolis

Francesca de Paolis si è laureata in Filologia Moderna con indirizzo artistico all'Università La Sapienza di Roma proseguendo con un Corso di Formazione Avanzata sulla Curatela Museale e l'Organizzazione di Eventi presso l'Istituto Europeo di Design (IED). Ha insegnato Storia…

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