In vendita un disegno murale attribuito a Michelangelo: gli esperti sono scettici
Dopo aver venduto la villa di Settignano dove abitò il maestro del Rinascimento, la famiglia Sernesi ha deciso di lasciare al miglior offerente anche un suo nudo maschile inciso sul muro di un'ex cucina. Si apre il dibattito sulla paternità dell'opera
Risale a novembre 2023 la vendita della Villa Michelangelo a Settignano, sulle colline di Firenze, da parte della famiglia Sernesi. Costruita tra il XIV e il XV Secolo, la dimora è stata ceduta per 8 milioni di euro, assieme ad un frutteto e una piantagione di 200 ulivi si legge su Firenze Today.
Non solo, al suo interno era custodito anche il disegno di un nudo maschile inciso – con carbone o gesso nero su intonaco – sulla parete di un’ex cucina, staccato dalla sua collocazione nel 1979 per poterlo sottoporre ad un meticoloso restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Un’opera di grande valore storico-artistico che la famiglia ha deciso di vendere, con il rischio di incontrare diversi ostacoli dal punto di vista burocratico e fiscale.
In vendita il nudo maschile attribuito a Michelangelo Buonarroti: tra attribuzione, burocrazia e cavilli fiscali
La figura identificata nel disegno di nudo maschile attribuito a Michelangelo Buonarroti è quella di un Tritone o di un satiro, ma ciò su cui si dividono gli esperti è la reale paternità dell’opera. Un dibattito approfondito fino ad ora solo sul piano accademico e sul quale si era espresso Giorgio Bonsanti, esperto del Rinascimento italiano che supervisionò anche il restauro del 1979 dicendo che il disegno era indiscutibilmente di Michelangelo. Dichiarazioni interessanti su cui “è sicuramente necessario svolgere ulteriori indagini” spiega la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecile Hollberg, che aveva gà visionato il disegno su richiesta della famiglia Sernesi come si legge sul New York Times.
Visto il presunto valore dell’opera, però, le leggi che regolano il patrimonio italiano non le consentono di lasciare l’Italia se non in prestito. In caso di vendita, il Ministero della Cultura potrebbe esercitare il diritto di prelazione per adeguare il prezzo di vendita e acquistare l’opera per lo Stato, rendendolo un bene pubblico. E tra le papabili istituzioni, si pensa proprio al museo fiorentino diretto da Hollberg. In attesa che il dicastero si pronunci in merito, le leggi nazionali non agevolano la vendita di opere, limitando il numero di potenziali acquirenti, anche considerando che le opere rinascimentali sul mercato hanno prezzi molto alti, come per esempio il bozzetto di Michelangelo battuto all’asta per 23 milioni di euro da Christie’s nel 2022 a Parigi.
Il nudo maschile attribuito a Michelangelo Buonarroti in mostra nel mondo
Intanto l’opera ha viaggiato in tutto il mondo, diventando protagonista di mostre presentate in Giappone, Canada, Cina e negli Stati Uniti dove è stata inclusa nella mostra Michelangelo: Divine Draftsman and Designer, ospitata al Metropolitan Museum nel 2017. Un’opera – assicurata per 24 milioni di dollari- che, secondo la curatrice di disegni e stampe del Met, Carmen Bambach, è “l’unica manifestazione sopravvissuta dell’abilità di Michelangelo come disegnatore su larga scala”.
Valentina Muzi
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