Livorno e i suoi musei: il riallestimento dei Bottini dell’olio e un nuovo polo dedicato ai Medici
Nel quartiere Venezia, il Museo della Città è impegnato in un ambizioso progetto di ripensamento delle collezioni, che presto doterà Livorno di un polo all’avanguardia per strumenti e concezione della storia. Intanto a Villa Mimbelli sta nascendo un Museo per i Medici
Il sistema museale di Livorno si rifà il look, rinnovando e ampliando i suo spazi espositivi e le sue collezioni. Con una duplice azione che l’amministrazione comunale annuncia simultaneamente, sebbene sviluppata in due diversi poli culturali della città. La prima novità conduce, infatti, al Museo della Città, ospitato dal 2017 all’interno dei cosiddetti Bottini dell’olio, architettura settecentesca tra le più peculiari del quartiere Venezia, in origine adibita a deposito oleario.
Il nuovo allestimento del Museo della Città di Livorno ai Bottini dell’olio
Da un anno a questa parte, il museo è oggetto di un progetto di riallestimento, avviato a partire dalla risistemazione della collezione d’arte contemporanea – un centinaio di opere d’arte dei più grandi artisti italiani attivi dal 1945 a oggi, come Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova, Mario Schifano, Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Mario Nigro, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Pino Pascali – che da gennaio 2024 (anche per celebrare il centenario della nascita del livornese Gianfranco Baruchello, a un anno dalla sua scomparsa) si visita negli spazi dell’ex Chiesa del Luogo Pio. Questo sforzo ha portato a liberare spazio per le esposizioni temporanee nella prima parte dei Bottini dell’olio, mentre è nel cosiddetto “trapezio”, parte terminale dell’antico deposito oleario, che ora prenderà forma la sezione Antica Medievale e Moderna del Museo della Città, destinata a diventare il fulcro di un percorso votato a una concezione contemporanea, polifunzionale e multidisciplinare della museologia.
Una Storia, tante storie al nuovo Museo della Città di Livorno
La definizione dell’allestimento – che permetterà di ampliare in modo significativo il numero delle opere d’arte e dei manufatti esposti – si sta completando con il coinvolgimento di un team formato da professori universitari, ricercatori, associazioni, istituti culturali, e richiederà ancora alcuni mesi. A conclusione il museo sarà in grado di raccontare tante storie correlate tra loro, con focus che spaziano dalla collezione archeologica di Chiellini alle tavole tardo-medievali, alle novità sulla storia rinascimentale livornese, ai grandi progetti urbanistici e culturali della città medicea, alla storia dell’emancipazione femminile, fino a contemplare una sottosezione novecentesca. Tutto con l’ausilio di una sala polifunzionale immersiva, utilizzabile anche per l’attività didattica. Lo spazio più importante sarà però destinato alla sottosezione moderna, per raccontare l’identità storica e culturale di Livorno in uno snodo fondamentale per la città, favorendo la comprensione della vicenda multietnica e polinazionale di Livorno.
Il nuovo museo dei Medici ai Granai Villa Mimbelli
A Villa Mimbelli, signorile palazzina realizzata nella seconda metà dell’Ottocento da Vincenzo Micheli per il commerciante di grano Francesco Mimbelli, nel borgo di San Jacopo, a sud della città, sarà invece allestita la collezione medicea ceduta in comodato d’uso dalla Fondazione Annamaria Luisa De’ Medici. La Villa è dal 1994 sede del Museo civico Giovanni Fattori, che presto sarà affiancato – nell’edificio dei Granai, raggiungibile del parco della villa, finora destinato a mostre temporanee – dal nuovo museo predisposto per accogliere il ricco patrimonio di quadri, disegni, incisioni, medaglie, monete, oggetti, documenti cartacei medicei affidati al Comune. Il percorso museale sarà incentrato sul momento della fondazione della città e sul rapporto tra i Medici e Livorno, con focus sui ritratti della famiglia Medici, sui matrimoni e le donne del casato, passate alla storia per essere raffinate amanti delle arti. Saranno esposti anche cimeli curiosi e un cospicuo epistolario, messo a disposizione anche degli studiosi che si occupano della dinastia dei Medici.
Livia Montagnoli
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