Musei Reali di Torino: le immagini della Galleria Sabauda che si rifà il look
Tutte le foto del nuovo ordinamento della collezione del principe Eugenio di Savoia Soissons e della pittura fiamminga e olandese, una delle più importanti d’Italia, al secondo piano della Galleria
Prosegue il programma di riordino delle collezioni di arte antica dei Musei Reali di Torino: ora è coinvolto l’allestimento della collezione del principe Eugenio di Savoia Soissons e della pittura fiamminga e olandese – una delle più importanti d’Italia – posti al secondo piano della Galleria Sabauda che apre al pubblico da sabato 11 maggio 2024.
Il nuovo allestimento del secondo piano della Galleria Sabauda
Il nuovo ordinamento presenta oltre 180 opere – alcune delle quali conservate per anni nelle collezioni di riserva – allestite su più registri alle pareti, tra le finestre e anche lungo il corridoio centrale, valorizzato da numerosi dipinti. “Una scelta fatta in continuità con le scelte museografiche adottate in precedenza sullo stesso piano di visita”, specificano le curatrici Annamaria Bava e Sofia Villano che hanno curato l’allestimento progettato da Loredana Iacopino architettura.
I capolavori della pittura fiamminga dei Musei Reali di Torino
Tra gli highlight della collezione, capolavori assoluti della pittura fiamminga come la celebre tavoletta di Jan van Eyck con Le stigmate di san Francesco; i due pannelli di Rogier van der Weyden con Un devoto in orazione e La Visitazione, un tempo parti laterali di un trittico la cui tavola centrale è oggi conservata al Louvre; la magnifica tavola di Hans Memling con Scene della passione di Cristo.
La collezione del principe Eugenio di Savoia Soissons
Sono soprattutto da vedere le sale dedicate al gusto figurativo di Eugenio di Savoia Soissons (Parigi, 1663 – Vienna, 1736), stratega geniale e comandante in capo dell’esercito asburgico, ma anche intellettuale raffinato e coltissimo, che radunò una straordinaria collezione d’arte, tra cui una quadreria di opere dei più autorevoli maestri del classicismo seicentesco come Nicolas Poussin, Guido Reni e Francesco Albani, un nucleo di pittura fiamminga e olandese rappresentato da capolavori di Antoon van Dyck e da scene di genere, paesaggi, nature morte e soggetti sacri e mitologici di Jan Brueghel il Vecchio, Paul Bril, Gerrit Dou, Jan Griffier, Paulus Potter e David Teniers.
Claudia Giraud
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