La Pala di Pietro Perugino protagonista di una grande mostra nelle Marche

Si tratta della mostra – dossier ospitata al Museo del Palazzo Malatestiano a Fano in occasione del ritorno in città della cosiddetta Pala di Durante, realizzata dal divin pittore a fine Quattrocento. Dopo un lungo e scrupoloso restauro l'opera torna fruibile al pubblico, ed eccezionalmente ad altezza d'uomo

Tra i numerosi eventi organizzati lo scorso anno in occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Pietro Vannucci, meglio conosciuto come Pietro Perugino (Città della Pieve, 1446 – Fontignano, 1523), resta ancora fruibile Pietro Perugino a Fano. Primus pictor in orbe, la mostra – dossier ospitata al Museo Civico di Palazzo Malatestiano a Fano. Il progetto espositivo, a cura di Anna Maria Ambrosini Massari e Emanuela Daffra, ha preso forma lo scorso 7 dicembre 2023 con il ritorno in città della celebre Pala di Durante, realizzata dal divin pittore a fine Quattrocento, dopo un lungo e scrupoloso restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

La mostra “Pietro Perugino a Fano. Primus pictor in orbe” a Fano. Parola alla curatrice Ambrosini Massari 

Abbiamo voluto chiamarla mostra-dossier, perché consente di mettere insieme un’operazione intorno ad un’opera che unisce tanti aspetti”, spiega la curatrice Ambrosini Massari. “La protagonista è la Pala, che si potrà ammirare eccezionalmente con le sue tre parti posizionate ad altezza d’uomo, compresa la vista del retro della tavola centrale”.

“Pietro Perugino a Fano. Primus pictor in orbe” al Museo Civico del Palazzo Malatestiano a Fano: la mostra

La mostra-dossier offre al pubblico l’opportunità di vedere la Pala di Durante del Perugino in ogni sua sezione, attorno alla quale si snoda il percorso espositivo. Questo si compone di documenti storici, resoconti post restauro (su cui sono annotate le novità emerse sui materiali, le tecniche pittoriche, l’organizzazione della bottega dell’artista e dei suoi collaboratori) e ricostruzioni virtuali, in particolare quello con la cosiddetta “pala gemella”, realizzata per l’altare maggiore della Chiesa degli osservanti di Senigallia. Non solo, attraverso la mostra è possibile approfondire la storia della realizzazione della Pala, passando dalla commissione arrivata nel 1488 fino alla conclusione dell’operanel 1497, quando l’artista era all’apice della carriera vestendo anche i panni di direttore del cantiere sistino in Vaticano.

La Pala di Durante di Pietro Perugino: la storia 

La Pala di Durante fu commissionata nell’aprile 1488 a Pietro Vannucci detto il Perugino per l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria Nuova in San Lazzaro a Fano, dove i frati Minori Osservanti si trasferirono nel 1480 dal precedente insediamento in Santa Maria al Metauro; nel 1517 venne concessa loro la chiesa in San Salvatore, ubicata nel centro storico della cittadina, alla quale passò anche il titolo di Santa Maria Nuova. Qui vennero spostate tutte le opere esistenti nella sede francescana precedente, compreso il dipinto del Perugino. L’opera è dipinta ad olio su tavola e si compone di un grande corpo centrale, raffigurante: la Madonna con il Bambino e i Santi Giovanni Battista, Ludovico di Tolosa, Francesco, Pietro, Paolo e Maria Maddalena; la cimasa (modanatura curva e sporgente con cui culmina la pala) dove sono rappresentati il Cristo in Pietàe la predella (piccola fascia dipinta) con cinque episodi della vita della Vergine. Con lo spostamento cinquecentesco di sede dell’ordine, la Pala venne collocata nel coro della nuova chiesa dove dalla prima metà del Settecento occupa il terzo altare a destra.

Valentina Muzi 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

Scopri di più