Picasso protagonista tra Mantova e Milano. Due grandi mostre in arrivo a settembre 2024
Sono rispettivamente Palazzo Te e Palazzo Reale le istituzioni che il prossimo autunno ospiteranno l’opera del maestro spagnolo raccontandone la sua condizione di straniero e anarchico
“In tempi caotici come oggi, Picasso diventa un nostro contemporaneo: il suo esempio è una lezione d’ottimismo, un modello da seguire, una spinta all’impegno politico e alla pratica artistica. La scoperta della precarietà nascosta dell’artista e degli ostacoli lungo il suo percorso non ci restituisce un’immagine brutale e poco conosciuta della xenofobia, del nostro contemporaneo, e di noi stessi?”, esordisce Annie Cohen-Solal (Algeri, 1948), scrittrice e storica francese che cura entrambe le mostre in programma per settembre 2024, tra Palazzo Te a Mantova e Palazzo Reale a Milano, su Pablo Picasso. Infatti, nonostante sembri che sul celebre maestro sia stato già detto tutto, i più non sanno che per quasi 50 anni fu marchiato come straniero e anarchico, tanto da doversi rifugiare nel sud della Francia dopo che a Parigi nel 1940 gli fu rifiutata la naturalizzazione.
Picasso a Mantova con la mostra “Picasso a Palazzo Te. Poesia e Salvezza”
È in programma dal 5 settembre 2024 al 6 gennaio 2025 la mostra Picasso a Palazzo Te. Poesia e Salvezza, realizzata grazie alla collaborazione della famiglia dell’artista e del Musée National Picasso-Paris e articolata in quattro sezioni in stretto dialogo con gli affreschi di Giulio Romano: “Il rapporto tra il pittore e architetto cinquecentesco e Picasso passa dal lavoro sulle Metamorfosi di Ovidio, che l’artista spagnolo esegue su richiesta di Albert Skira nel 1931 e che viene esposto a Palazzo. Ma le domande e i misteri sollevati dal lavoro di Picasso e Giulio Romano vanno oltre le affinità tematiche: entrambi gli artisti sono “amici” del cambiamento e leggono la metamorfosi come tema dominante. Entrambi estraggono dalla letteratura e dalla poesia alimento e salvezza, insieme suggeriscono un modo di partecipare all’arte e alla vita”, spiega il direttore Stefano Baia Curioni. Così in mostra, tra disegni, documenti, sculture e dipinti (alcuni mai esposti in Italia), ci sono 50 opere del maestro simbolo del Novecento, in cui la poesia svolge un ruolo fondamentale, vera e propria ancora di salvezza per superare i numerosi ostacoli legati alla sua condizione di straniero. “L’artista naviga magistralmente tra le molteplici tensioni della società francese utilizzando la metamorfosi come strategia. Diventa quindi, al livello estetico, personale e professionale, un artista mercuriale che pochissimi critici, soprattutto in Francia, riescono a decifrare”, racconta la curatrice.
Picasso a Milano con la mostra “Picasso lo straniero” a Palazzo Reale
Inaugurerà poco dopo l’apertura a Mantova anche la mostra Picasso lo straniero a Milano, in programma dal 20 settembre 2024 al 2 febbraio 2025 a Palazzo Reale (e le cui prevendite sono già disponibili sul sito del museo). Provenienti dal MNPP e Musée National de l’Histoire de l’Immigration di Parigi, qui verranno presentate oltre 80 opere dell’artista insieme a documenti, fotografie, lettere e video. La mostra milanese, infatti, si apre a più riflessioni sui temi dell’accoglienza, dell’immigrazione e delle relazioni con l’altro, indagando le scelte politiche ed estetiche di Picasso che non ottenne mai la cittadinanza francese e plasmò la propria identità vivendo nella condizione di immigrato. “La collaborazione tra Milano e Mantova in questo doppio progetto espositivo rappresenta un’opportunità straordinaria per approfondire la complessa figura di Picasso, un artista che ha saputo navigare tra le acque agitate della xenofobia e dell’identità, trovando nella poesia e nell’arte una via per superare gli ostacoli”, conclude l’assessore alla cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.
Caterina Angelucci
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