Il nuovo archivio online del Musée Picasso di Parigi per esplorare opera e pensiero dell’artista
Entro la fine del 2024, il museo parigino dedicato a Pablo Picasso inaugurerà un Centro di ricerca destinato a studiosi e artisti in residenza. Nel frattempo, l’imponente lavoro di digitalizzazione dei materiali provenienti dagli archivi dell’artista confluisce in un portale online, accessibile a tutti
Il primo target di riferimento saranno ricercatori e artisti, ma un pubblico ben più ampio e generalista beneficerà dell’iniziativa. Partendo da questa premessa, con l’obiettivo di condividere la propria collezione e offrire un servizio aggiuntivo all’utenza, il Musée National Picasso di Parigi ha lavorato, negli ultimi mesi, per digitalizzare una gran mole di materiale riferito all’artista catalano, protagonista nel 2023 di numerosi progetti e mostre celebrativi del cinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa. Il nuovo archivio online del museo parigino ospitato nell’Hôtel Salé del Marais – ben quattro piani espositivi per uno dei musei sull’opera di Picasso più importanti al mondo – riunisce dipinti e sculture dell’artista, un corpus di 19mila fotografie (alcune mai viste prima), disegni e stampe, ma anche documenti, video, interviste e saggi che aiutano a comprendere il suo lavoro.
Il Centro di ricerca del Musée Picasso di Parigi
Un’anteprima del centro di ricerca (Centre d’Études Picasso) che il Musée Picasso aprirà aprire entro la fine del 2024 in uno spazio non distante dall’edificio seicentesco dell’Hôtel Salé, questo sì riservato a studiosi e artisti in residenza (cui dall’anno accademico 2024/25, il Centro assegnerà borse di ricerca). Il nuovo polo – che sta nascendo negli antichi locali di servizio dell’Hôtel de Rohan, ristrutturati per ospitare una sala consultazione dotata di computer e uno spazio per conferenze e giornate di studio – finalizzerà la missione del museo, che già nel 1976 il suo primo direttore, Dominique Bozo, auspicava potesse diventare volano di “un centro di studi e di ricerca internazionale e multidisciplinare”. Una prerogativa che sembrò ancor più necessaria a seguito della donazione che nel 1992, per volontà della famiglia dell’artista, portò la Francia ad acquisire gli archivi di Picasso: nel 2010, un decreto sanciva, tra le missioni del museo, quella di presentare le collezioni nazionali affidategli in custodia dallo Stato, con particolare attenzione per gli archivi dell’autore, nonché per la sua collezione personale.
Nel 2014, dunque, si iniziò a parlare concretamente dell’opportunità di aprire un centro di ricerca, divenuto priorità nel 2021. Così, in attesa di completare la struttura che ospiterà il centro – pronto ad accedere al circuito del Quadrilatère des Archives nationales – nel 2023 il museo ha avviato un vasto progetto di digitalizzazione dei propri fondi per renderli accessibili attraverso un portale digitale, a partire dai fondi fotografici.
Il portale online per scoprire l’opera e gli archivi di Picasso
Il progetto online, invece, è sin d’ora accessibile liberamente da tutti, e già permette di esplorare preziosi materiali d’archivio su Picasso, con la promessa di implementarsi nei prossimi anni. Il database riunisce infatti tutte le collezioni del museo e le sue risorse archivistiche e documentarie, offrendo un’esplorazione trasversale dei suoi fondi, ma il piano di lavoro prevede per il prossimo futuro il caricamento di altre 200mila referenze provenienti dagli archivi dell’artista. Sul sito, la ricerca può essere impostata per parole chiave, o cogliendo i suggerimenti tematici del portale, per approfondire il legame di Picasso con il teatro, o con la poesia, consultarne le fonti, o analizzare il suo punto di vista sulla relazione tra femminile e maschile.
La mostra sulle fonti di Picasso a Parigi
Nel frattempo, il museo parigino ha di recente inaugurato una nuova mostra che indaga tra le fonti e i riferimenti iconografici e iconologici di Pablo Picasso (Picasso Iconophage, fino al 15 settembre 2024), giustapponendo alle opere dell’artista spagnolo lavori di artisti che lo ispirarono, da Rembrandt a Delacroix, Goya e Matisse, oltre a oggetti e testimonianze delle molteplici influenze extra-artistiche che orientarono la ricerca di Picasso nelle diverse fasi della sua carriera.
Livia Montagnoli
Scopri qui il portale online su Picasso
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