Alle Gallerie dell’Accademia di Venezia torna fruibile il soffitto dipinto da Giorgio Vasari per Ca’ Corner Spinelli
Nove tavole realizzate dal pittore e storico dell’arte aretino per il soffitto di Ca’ Corner Spinelli a Venezia, poi smembrate per secoli, vengono ricomposte e allestite in una sala delle Gallerie dell’Accademia. Nell’anno in cui decorre il 450esimo anniversario dalla morte di Vasari
È un fenomeno che sovente avviene, nel caso di opere d’arte che si compongono di diverse parti, che nel corso della loro storia avvengano smembramenti e dispersioni che raramente poi trovano risoluzione in una ricomposizione, lasciando così a noi contemporanei, come unica opzione per immaginare queste opere nella loro interezza, quella di affidarci a testi, inventari e brani critici degli autori del tempo che di quei lavori hanno tramandato informazioni e memoria.
Un esito diverso ha invece la vicenda che vede protagonista il soffitto ligneo di Ca’ Corner Spinelli a Venezia, dipinto nel 1542 da Giorgio Vasari, composto da nove tavole poi andate smembrate e che dal 28 agosto 2024 saranno nuovamente riunite e fruibili al pubblico presso le Gallerie dell’Accademia di Venezia. Un’iniziativa che celebra il genio del pittore e storico dell’arte aretino, autore de Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, in un anno particolare: quello in cui decorre il 450esimo anniversario dalla sua morte.
Il soffitto ligneo di Ca’ Corner Spinelli a Venezia dipinto da Giorgio Vasari
Ca’ Corner Spinelli si trova nel sestiere di San Marco, e si affaccia sul Canal Grande. La sua costruzione risale alla fine del XV Secolo per volontà della famiglia Lando, che incaricò l’architetto Mauro Codussi della progettazione del palazzo. Nel 1542, a causa delle difficili condizioni economiche della famiglia, i Lando vendettero il palazzo a Giovanni Corner, che affidò a Michele Sanmicheli il rimodernamento strutturale dell’edificio e a Giorgio Vasari quello decorativo. È dunque in questa circostanza che Vasari realizza un soffitto a cassettoni composto da nove tavole dipinte, delle quali cinque rappresentano le Allegorie delle Virtù (Carità, Fede, Speranza, Giustizia e Pazienza), nelle rimanenti quattro invece a dominare la scena sono i Putti con tabelle, posizionate sui quattro comparti angolari. Per la ricostruzione della disposizione delle tavole, sono stati presi in considerazione gli studi (del 1961) dello storico dell’arte tedesco Jürgen Schulz, che a sua volta si è basato sulla descrizione lasciata dallo stesso Vasari.
La ricomposizione del soffitto ligneo di Ca’ Corner Spinelli a Venezia
Nel 1987 inizia il lungo iter di ricomposizione del soffitto con l’acquisto, da parte dello Stato Italiano, dell’Allegoria della Giustizia, l’Allegoria della Pazienza e due Putti con tabella, destinati alle Gallerie dell’Accademia. Si aggiungono, nel 2002, un altro Putto con tabella e l’Allegoria della Carità, proveniente dalla Pinacoteca di Brera. Nel 2013 Venetian Heritage (che in questa operazione ha supportato le Gallerie dell’Accademia dal punto di vista economico e organizzativo e finanziato il volume edito da Marsilio Arte che ripercorre la storia dell’opera) lancia una raccolta fondi per l’acquisizione dell’Allegoria della Fede; nel 2016, il regista premio Oscar e membro onorario della Fondazione James Ivory, ripropone una nuova raccolta fondi che permette nel 2017 di acquistare l’Allegoria della Speranza.
La ricomposizione del soffitto ligneo di Ca’ Corner Spinelli a Venezia alle Gallerie dell’Accademia
Così riunito, il soffitto tornerà fruibile nella sua interezza (dopo quasi cinque secoli dalla sua realizzazione), alle Gallerie dell’Accademia, “in una sala interamente dedicata lungo la loggia palladiana e la espongono rigorosamente a soffitto, in un ambiente immersivo che ripropone con attenzione e cura la camera di Palazzo Corner cui era destinata, riportando il visitatore indietro nel tempo”, sottolinea una nota dell’istituzione. Un capolavoro, quello di Vasari, che fu fonte di ispirazione per autori quali Tintoretto, Tiziano e Veronese, influenzando e promuovendo figurazioni ed estetiche proprie del Manierismo.
Desirée Maida
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