La Maddalena Penitente di Artemisia Gentileschi arriva al Kimbell Art Museum in Texas
Il museo statunitense espone per la prima volta al pubblico il capolavoro di Artemisia Gentileschi datato 1625. Un’opera dall’affascinante storia, tra collezioni private e aste
Il braccio destro poggiato sul bracciolo per sostenere, con la mano piegata, la testa inclinata. Un’ombra intensa sotto il collo, mentre una cascata di luce ne inonda la spalla, illuminando la bellissima donna, languidamente assopita. Questa l’interpretazione di Artemisia Gentileschi della Maddalena Penitente, appena acquisita dal Kimbell Art Museum di Fort Worth (Texas, Stati Uniti), dove è esposta al pubblico. La futura santa, nell’interpretazione di Gentileschi, è rappresentata in tutta la sua carnale umanità di donna, con gli emblematici accessori a corredo del ritratto: la boccetta di olio profumato, la ricca veste, il bracciale e gli orecchini.
La Maddalena Penitente: un capolavoro di Artemisia Gentileschi
Artemisia Gentileschi (1597–1654) in quest’opera del 1625 circa, dimostra di essere nel pieno della sua maturità artistica, avendo assimilato, metabolizzato e interiorizzato la lezione di Caravaggio, appresa tramite gli anni di studio presso la bottega paterna. Lezione che Gentileschi restituisce attraverso una pittura originale in cui Maddalena non è colta in una sessualità violenta ma in un momento estremamente intimo, introspettivo, di resa e vulnerabilità, accentuato dall’uso del chiaroscuro che, seppure presente, non è mai esasperato ma sempre morbido, delicato, reso con un tocco estremamente femminile, costituito da pennellate vellutate che teneramente scolpiscono il quadro. La composizione armonica e bilanciata restituisce in maniera silenziosa e nello stesso tempo eloquente la sensualità della Maddalena e nella quiete del sonno placido che la investe ne racconta la forza spirituale e tutto il precedente travaglio interiore, andandosi a connettere emotivamente con lo spettatore.
La Maddalena Penitente di Artemisia Gentileschi. Un capolavoro precluso al pubblico
La Maddalena Penitente è un capolavoro che per la prima volta, al Kimbell Art Museum, viene presentato al pubblico. L’opera, realizzata molto probabilmente per Fernando Enrico Afán de Ribera, terzo duca di Alcalá e viceré di Napoli, che ne fu il primo acquirente mentre era in servizio come ambasciatore spagnolo a Roma (1625-26), ha avuto una storia misteriosa, caratterizzata dall’essere sempre stata in collezioni private. Il dipinto fu dapprima esposto nella residenza di Afán de Ribera a Siviglia, la Casa de Pilatos, presso cui, secondo le fonti spagnole del XVII secolo, divenne famoso, fu ampiamente copiato e rimase per lungo periodo.
La Maddalena Penitente di Artemisia Gentileschi. Tra aste e collezioni private
Poi, nonostante la sua fama, scomparve, per riapparire a un’asta in Francia, nel 2001, dove fu acquistato per una collezione privata, ove rimase fino a quest’anno. Grazie all’acquisto da parte di Adam Williams Fine Art, Ltd., New York, l’opera è andata al Kimbell Art Museum. Dal 6 settembre il celebre dipinto è esposto al pubblico insieme ad altri capolavori italiani dell’epoca presenti nella collezione, tra cui I Cardinali di Caravaggio (1595 circa) e Cristo e la donna di Samaria di Guercino (1619-20 circa).
Ludovica Palmieri
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