A 130 anni dalla morte Parigi dedica una grande mostra al pittore Gustave Caillebotte 

Si chiama “Caillebotte. Dipinge gli uomini” il progetto espositivo dedicato al pittore francese e ospitato negli spazi del Musée d'Orsay, raccontando il cambiamento del concetto di mascolinità sul finire del XIX Secolo

Nella seconda metà dell’Ottocento, quando il mondo dell’arte era intento a guardare le donne libere spogliarsi davanti a un pittore senza dover interpretare un personaggio sacro o mitologico; c’era un artista interessato ad esplorare un’altra tipologia di fisicità: quella maschile. E non quella del macho o dell’eroe, ma dell’uomo comune, del lavoratore o del borghese, esponente della contemporaneità. A 130 anni dalla morte, il Musée d’Orsay celebra Gustave Caillebotte (Parigi, 1848 – Gennevilliers, 1894) con Caillebotte. Dipingere gli uomini, la mostra a cura di Scott Allan, del J. Paul Getty Museum, Gloria Groom, del Art Institute of Chicago e Paul Perrin, Curatore e Responsabile della Conservazione e delle Collezioni del Musée d’Orsay, e visibile sino al 19 gennaio 2025. 

La mostra di Gustave Caillebotte al Musée d’Orsay di Parigi 

Oltre 70 opere, provenienti dalle più grandi istituzioni museali, offrono un’esaustiva panoramica sul pittore che raccontò il cambiamento del concetto di mascolinità sul finire del XIX secolo. Epoca in cui l’ideale tradizionale di virilità indefessa, cominciava ad essere messo in discussione dai cambiamenti sociali, politici ed economici che stavano sopraggiungendo. Con l’avvento della terza rivoluzione industriale, l’ascesa della borghesia, le innovazioni scientifiche e tecnologiche, il concetto di macho cedeva il posto ad un uomo più riflessivo, aperto ed accogliente. 

Gustave Caillebotte: una risposta al realismo

In linea con il realismo, o forse proprio in risposta a questo movimento che aveva come obiettivo quello di mettere in evidenza le distorsioni e le acribie della modernità, Caillebotte elesse a protagonisti dei suoi quadri i personaggi della Parigi haussmanniana, con l’unico scopo di raccontarli, senza criticarli o demolirli. Con lo sguardo del flâneur, il pittore diventò cronista attento della contemporaneità, capace di cogliere negli abiti e nelle movenze dei suoi soggetti le sfumature di una società in fermento. 

Gustave Caillebotte: non solo un pittore ma anche collezionista e mecenate

E l’omaggio del Musée d’Orsay a Gustave Caillebotte non si esaurisce con la mostra ma va oltre l’artista per celebrare l’uomo che fu un grande collezionista e filantropo. Alla sua morte, infatti, Caillebotte lasciò la sua straordinaria collezione di dipinti impressionisti allo Stato. Evento che il Museo di Parigi ricorda in una delle sale del percorso permanente del museo con la “Sala Caillebotte”, che nel 1897 fu aperta presso il Musée du Luxembourg. 
Dopo Parigi, la mostra verrà presentata al J. Paul Getty Museum di Los Angeles dal 25 febbraio al 25 maggio 2025 e all’Art Institute di Chicago dal 29 giugno al 5 ottobre 2025.

Ludovica Palmieri

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Ludovica Palmieri

Ludovica Palmieri è nata a Napoli. Vive e lavora a Roma, dove ha conseguito il diploma di laurea magistrale con lode in Storia dell’Arte con un tesi sulla fortuna critica di Correggio nel Settecento presso la terza università. Subito dopo…

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