Giovani De Angelis e i volti di una comunità. 48 artisti per Art Rewind
Pubblicato da Maretti, Artrewind raccoglie i primi 48 ritratti realizzati da Giovanni de Angelis per un progetto in progress. L’intento: interpretare i volti, il lavoro, le passioni e le ossessioni degli artisti italiani delle ultime generazioni…
Il ritratto di un artista funziona sempre come una calamita. Aggancia lo sguardo e lo tiene, innescando una serie di seduzioni, ipotesi, associazioni. Qualcosa di sacro, qualcosa di taciuto, qualcosa di narrato: c’è sempre una storia da immaginare, dietro il volto di un artista impresso in una foto. E c’è la traccia di un passaggio storico-culturale che si fa sguardo, gesto, foggia, movenza, espressione. Da suggestioni simili dev’essere partito Giovanni De Angelis, ripercorrendo con deferenza i sentieri già battuti da maestri come Elisabetta Catalano o Ugo Mulas. Collezionare ritratti e concepirli come opere, con tanto di titolo e azione scenica o concettuale, diventa un modo per catturare l’essenza dell’uomo e dell’artista, con i suoi riti e le sue ossessioni. Ne è nato Art Rewind, ciclo di scatti in bianco e nero, sigillati da una linea rossa su un lato sempre diverso: linea del tempo, nastro da riavvolgere, micro narrazioni da riannodare.
E gli artisti, al contrario di quanto accade spesso, non sono dei maestri. De Angelis sceglie giovani e mid career, tutti italiani, esponenti della scena nazionale a cavallo tra i due secoli. Mantenendo, in molti casi, il gioco del doppio, tra i motivi a lui più cari: lo stesso soggetto con due tagli diversi, due gesti in sequenza, due punti di vista alternativi.
Di questi scatti l’editore Maretti ha voluto fare un libro, completato da un testo di Laura Cherubini e presentato a Venezia nei giorni dell’opening della 56° Biennale d’Arte. Un volume che è un piccolo tributo a una comunità, quella delle ultime generazioni, da cui proprio la storia pescherà, magari, alcuni maestri di domani.
Sono in tutto quarantotto. Affidati alle intuizioni dell’autore, per una lettura non puramente introspettiva, ma liberamente poetica. Da una sorridente Sissi, che intreccia tra le dita i suoi tessuti, come si intrecciano fili, radici o capillari, ai due Vedovamazzei, protagonisti del remake di un abbraccio d’amore, consumato su una panchina molti anni fa; da un Donato Piccolo in versione alchimista-mangiafuoco, a un Giuseppe Stampone burlone, in piedi sul suo maxi abbecedario dell’arte.
E poi Bianco-Valente, artisti, viaggiatori, tessitori di storie e relazioni, a comporre i frammenti di una mappa; Mariagrazia Pontorno, da sempre sensibile alle voci della natura, inglobata dal ventre di un albero monumentale a Villa Torlonia; Luca Pozzi, che citando alcuni suoi lavori noti, arriva a giocare a ping pong con se stesso; Luigi Presicce e la compagna in dolce attesa, in un ritratto di famiglia nella loro casa fiorentina: l’artista regge una statuetta di Gesù bambino, col piccolo Leone nel pancione, venuto al mondo giusto pochi giorno dopo. E ancora Stefano Arienti, Angelo Bellobono, Alice Cattaneo, Flavio Favelli, Alessandro Piangiamore, Gioacchino Pontrelli, Gian Maria Tosatti… Fino a un intenso Mario Airò, scelto per la copertina, risolto in una sagoma scura: attore di un immaginario teatro delle ombre, Airò tende con grazia la mano verso il cielo, sfiorando una piccola foglia di una sua installazione. Ed è subito l’immagine della leggerezza e la tensione verso l’idea. Come un riflesso, come una metafora, come un intervallo di tempo da ritrovare.
Helga Marsala
Giovanni De Angelis – Art Rewind #1
Maretti, San Marino 2015
Pagg. 128, € 25
ISBN 978-88-98855-30-8
www.marettieditore.com
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