Mast-Electa: joint venture fotografica
È uno dei luoghi più interessanti di Bologna, la Fondazione Mast, inaugurata a ottobre del 2013. Per com’è nata, per lo scopo per cui è nata, per l’edificio firmato dallo Studio Labics, per la programmazione che vi si svolge, per il focus inedito in Italia. E ora anche per l’attività editoriale.
È una novità di queste settimane l’inaugurazione di una collana-collaborazione tra la Fondazione Mast di Bologna ed Electa, che ha già dato tre frutti succosi.
Innanzitutto il catalogo della seconda edizione della Biennale Foto/Industria, che fino al 1° novembre ha letteralmente invaso la città, partendo dalla fondazione di Isabella Seràgnoli e disseminandosi nel centro storico, con la direzione artistica di François Hébel e la curatela di Urs Stahel. Il volume, compatto e solido come ci si aspetta da un tale fil rouge, si sviluppa in oltre 500 pagine (€ 35), presentando autori e collezioni più o meno noti, ma con uno sguardo che ne illumina in ogni caso inedite sfaccettature (il caso di David LaChapelle è il più eloquente in questo senso). Vale la spesa anche solo per poter osservare con calma e ripetutamente lo scatto di Gianni Berengo Gardin che ritrae, a Milano nel 1989, Alberto Alessi insieme ad Achille Castiglioni, Enzo Mari, Aldo Rossi e Alessandro Mendini.
Nel medesimo tomo si trovano le fotografie dei finalisti della quarta edizione del concorso GD4PhotoArt, ovvero Marc Roig Blesa, Raphaël Della Porta, Madhuban Mitra e Manas Bhattacharya, oltre al vincitore, lo spagnolo Óscar Monzón, che si è aggiudicato fra l’altro la cifra non risibile di 10mila euro. Ma poiché l’iniziativa, il premio biennale, merita un’attenzione speciale, ecco che il neobrand MAST.Electa ha pensato per essa anche una pubblicazione a sé stante (pagg. 96, € 25), con un bel cartonato delle medesime dimensioni del catalogo madre, dove si possono approfondire debitamente i lavori dei quattro soggetti finalisti. Mentre la mostra a Bologna prosegue fino al 10 gennaio.
Infine, almeno per ora, c’è il volume che andrebbe cronologicamente collocato all’inizio. Capolavori della fotografia industriale. Mostre 2013-2014. Fondazione MAST raccoglie e illustra, infatti, la produzione di mostre del primo biennio dell’istituzione felsinea, in un volume questa volta che supera le 700 pagine (€ 100) e che si fregia di una curiosa e stimolante combinazione di testi firmati da Aris Accornero, Gianni Agnelli, Roland Barthes, Carlo Maria Cipolla, Siegfried Kracauer, Karl Marx, László Moholy-Nagy, Susan Sontag e Tristan Tzara, insieme ai saggi di Gian Luca Farinelli, Petra Giloy-Hirtz e Urs Stahel.
E così, documentato il recente passato e testimoniato il presente, non resta che attendere le nuove iniziative espositive ed editoriali di una partnership che ha tutte le carte in regola per diventare solida e… industriosa.
Marco Enrico Giacomelli
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #28
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