Immagine e fotografia. A Modena si studiano così
Il presente delle immagini e il futuro della fotografia passano da qui, da Modena. Dove la Fondazione Fotografia organizza – fra le molte altre cose – anche un master di alta formazione. Ne abbiamo parlato con Alice Bergomi, che ne è la responsabile.
L’immagine contemporanea come oggetto di produzione e di ricerca, ma anche di studio per giovani generazioni di professionisti. Ce ne parla Alice Bergomi, responsabile del master di alta formazione della Fondazione Fotografia Modena.
Le attività di formazione della Fondazione non si basano esclusivamente sul concetto di fotografia, ma allargano il proprio ambito agli studi sull'”immagine contemporanea”: in un mondo bulimico di immagini, perché è necessario educare e formare alla decodifica e alla costruzione di contenuti visivi?
Indubbiamente la nostra società è caratterizzata da un flusso continuo di immagini: ci è parso quindi doveroso riflettere in maniera seria su questi temi, unendo competenze professionali e strumenti di analisi specifici. Il nostro approccio è quello di prendere in considerazione un concetto allargato di immagine, che attraversa le pratiche e le teorie dell’arte contemporanea, senza escludere le espressioni più ampie della cultura visuale.
Così intesa, la fotografia è una disciplina in costante cambiamento, che si rinnova di continuo, offrendosi come mezzo privilegiato attraverso cui interpretare le rapide trasformazioni in atto nel mondo. Attraverso l’acquisizione di una propria grammatica visiva e la continua riflessione sul linguaggio, gli studenti maturano una propria ricerca e una profonda consapevolezza critica.
Dal 2011 le attività legate alla formazione si svolgono nella sede di via Giardini, quattro piani attrezzati per ogni necessità didattica. Quanto è importante avere uno spazio specifico dedicato alla sperimentazione e alla ricerca?
È fondamentale. La scuola è dotata di tutte le facilities necessarie per lo sviluppo del proprio lavoro: un computer lab con tredici postazioni dedicate alla post produzione e alla stampa, una sala posa, attrezzatura video e fotografica e una camera oscura. Gli studenti hanno inoltre a disposizione una videoteca e una biblioteca specializzata con oltre mille volumi di fotografia, dalle monografie dedicate ad artisti e fotografi italiani e internazionali a cataloghi di importanti mostre organizzate in tutto il mondo a saggi critici e manuali, spaziando dagli albori della fotografia al giorno d’oggi. Un atelier espositivo permette agli allievi di organizzare vere e proprie mostre ed eventi di presentazione dei propri lavori.
Aperta tutto il giorno, oltre alle ore di lezione, la sede didattica è diventata sempre più un vero e proprio laboratorio di produzione e sperimentazione, dove studenti ed ex studenti possono portare avanti le proprie ricerche in un clima proficuo di scambio e confronto continuo, con i docenti, con lo staff a disposizione, con i compagni ma anche con i partecipanti degli altri corsi. Basti pensare alle nuove sinergie che si attivano tra gli studenti del master sull’immagine contemporanea e i partecipanti del corso per curatori.
Il master d’alta formazione sull’immagine contemporanea è uno dei più qualificanti percorsi di formazione per i giovani talenti: su quali principi e presupposti si basa e in cosa si caratterizza rispetto a corsi analoghi di altre istituzioni?
Partendo da una solida conoscenza delle pratiche artistiche esistenti, il nostro corso invita costantemente gli studenti a sperimentare e a spingersi oltre i confini delle tecniche, delle teorie e delle pratiche tradizionali, aprendosi a un’interdisciplinarietà di approcci e di piattaforme espressive, attraverso continue occasioni di confronto critico, sperimentazioni, revisioni periodiche, corsi teorici e pratici. Il modello formativo proposto è pienamente inserito all’interno del settore artistico e basato sul continuo confronto con i protagonisti della scena fotografica italiana e internazionale.
Ogni anno si alternano nelle attività di docenza visiting professor provenienti da tutto il mondo: artisti con un rilevante curriculum espositivo [come Mario Cresci, intervistato a margine del seminario tenutosi nel 2013, N.d.R.] così come referenti di accademie e prestigiose istituzioni formative, tra cui l’ICP di New York o il Royal College of Art di Londra.
Cosa significa dunque frequentare un corso di questo genere?
Non significa semplicemente usufruire dell’offerta didattica, ma permette un’immersione a 360° nel mondo della fotografia. Non solo centro formativo, siamo infatti un’istituzione che lavora ad ampio raggio nel settore, dalla produzione di mostre ed eventi alla gestione di importanti collezioni. Oltre alle attività previste dai corsi, gli studenti partecipano a presentazioni di libri, artist talk, visite alle mostre, incontri, progetti e collaborazioni con enti e istituzioni partner in Italia e nel mondo.
Grazie alle numerose forme di collaborazione, la scuola vanta inoltre un programma di scambi e residenze d’artista che coinvolgono gli studenti in specifici progetti in Italia e all’estero, ospitando inoltre giovani artisti stranieri per brevi periodi di ricerca.
Come si colloca The Summer Show, la mostra che ogni anno viene organizzata per esporre i risultati delle attività di formazione, nel panorama internazionale delle proposte artistiche?
Da ormai cinque anni The Summer Show presenta al pubblico le ricerche condotte dai nostri studenti durante il biennio. È un importante momento di verifica, che da un lato chiude il percorso ma dall’altro sancisce l’inizio del cammino che ciascuno studente intraprende una volta terminato il corso. La mostra è sempre accompagnata da un catalogo e affiancata da una sezione mid-term dedicata ai lavori ancora in corso degli studenti al primo anno di master, che per la prima volta si mettono alla prova confrontandosi con uno spazio espositivo prestigioso e con tutte le questioni relative all’allestimento del proprio lavoro.
Da quest’anno la mostra assume un respiro internazionale e si arricchisce di importanti novità. Si aggiungono infatti per la prima volta nell’allestimento le opere dei vincitori e dei finalisti dello European Photography Award, un riconoscimento assegnato ogni anno ai migliori allievi delle accademie di fotografia europee. Dal 2015 infatti il nostro master è stato selezionato per entrare a far parte di questo prestigioso circuito di centri di formazione, che comprende l’École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi, la Fachhochschule di Bielefeld, la Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam, il Royal College of Art di Londra e la Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo.
Un’occasione importante per mettere a confronto le ricerche e le visioni di studenti provenienti da diversi contesti e percorsi formativi, che fa di The Summer Show un’interessante panoramica sulle nuove direzioni del linguaggio dell’immagine contemporanea non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
Valeria Carnevali
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