Fotografia e diritti civili ai tempi di Reagan in una mostra al Nottingham Contemporary
Un percorso che attraverso la fotografia racconta le evoluzioni e i cambiamenti di un periodo fondativo per il nostro presente. Con 200 opere e 20 fotografi, da Diane Arbus a William Eggleston.
Fotografia e diritti civili. Nottingham Contemporary, nell’omonima città del Regno Unito, spazio di sperimentazione contemporanea (fino al 28 agosto ospita, ad esempio, una mostra personale dedicata all’artista italiana Lara Favaretto), apre la stagione autunnale con l’esposizione States of America, Photography from the Civil Rights Movement to the Reagan Era. Dal 16 settembre, infatti, saranno indagate le opere e i risvolti politici e sociologici (che hanno inoltre anticipato e creato il mondo di oggi), di quei fotografi che hanno reso grande l’America del Nord tra gli anni ’60 e gli anni ’80.
EVOLUZIONI E CAMBIAMENTI NELLA CULTURA AMERICANA
La mostra esplora le evoluzioni e i cambiamenti nell’American way of life di quegli anni: la decadenza nelle città, lo sviluppo della pubblicità e dei mass media, la vita nelle periferie, la reazione nelle comunità giovanili e le rivoluzioni annesse, fino al rifiuto dei valori tradizionali made in USA e delle politiche economiche e sociali varate dal presidente Reagan. 200 gli artisti in mostra e 20 i fotografi da Diane Arbus a Bruce Davidson, da Mark Cohen a William Eggleston, per quella che si preannuncia come una delle più grandi mostre di fotografia postbellica sul tema.
– Santa Nastro
States of America, Photography from the Civil Rights Movement to the Reagan Era
Dal 16 settembre al 26 novembre 2017
Nottingham Contemporary
Nottingham
www.nottinghamcontemporary.org
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