Il potere in una pellicola. A Parma
Cubo Gallery, Parma – fino al 18 novembre 2017. Riapre Cubo, diventa Gallery, e l’evento inaugurale è di portata internazionale: tra Barcellona e la messicana Juàrez si snoda il racconto di un progetto che ha coinvolto 17 ragazzini con in mano una macchina fotografica usa e getta. Perché la cultura, e l’arte, possono aiutare a osservare anche i più difficili angoli del mondo con occhi colmi di poesia.
Un artista, un fotografo, un pedagogo e una città sono le quattro anime di un progetto a cui si aggiungono 17 giovanissimi aspiranti fotografi, perlopiù provenienti da quelle situazioni di disagio diffusissime a Juàrez, uno dei luoghi più pericolosi al mondo, ai primi posti nella triste classifica dei femminicidi e delle attività criminali. Guim Tió, Marc Ibañez e Marcel Cururella hanno coinvolto i ragazzini in un lavoro durato due mesi, durante i quali hanno insegnato loro le basi della fotografia, per poi regalare a ciascuno una Ilford in bianco e nero, lasciandoli liberi di ritrarre il loro mondo e di raccontarlo attraverso i loro punti di vista. Selezionate da una giuria di professionisti, le fotografie – che restituiscono una Juàrez assolutamente inaspettata – sono già state protagoniste di tre mostre in Messico e ora sono approdate come prima tappa europea a Parma, nella rinnovata sede di Cubo Gallery. I ricavati della vendita andranno a finanziare l’importante iniziativa Giving Power to Young People, che si colloca a metà strada fra l’arte e la pedagogia e che intende offrire ai ragazzi “un’arma potente contro il degrado: il pensiero creativo”.
‒ Marta Santacatterina
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