80 anni di EUR. Un libro e una mostra del fotografo Carlo D’Orta celebrano il quartiere romano

Il libro e la mostra, realizzati in occasione dell’80esimo anniversario della progettazione dell’EUR, ripercorrono l’evoluzione urbanistica del quartiere romano, nato sotto la spinta degli “ideali monumentali” del Fascismo e divenuto uno dei massimi esempi di architettura razionalista italiana

“Oltre trent’anni fa i miei genitori ospitarono per un paio di settimane, nella loro casa a Roma presso l’Aventino, una diciottenne canadese nell’ambito di uno scambio culturale per studenti liceali. Alla fine del suo soggiorno romano la giovane canadese fece un commento che ci sorprese. Alla domanda su cosa di Roma l’avesse maggiormente affascinata la ragazza rispose: ‘il Colosseo, San Pietro, e poi l’EUR, un quartiere bellissimo, uno dei posti che mi hanno colpito di più!’”. Con il racconto di questo episodio biografico si apre EUR 42/oggi. Visioni differenti, libro in cui il fotografo Carlo D’Orta (Firenze, 1955) ha raccolto le sue visioni sull’EUR, quartiere romano progettato nel 1938 per ospitare l’Esposizione Universale del 1942, mai avvenuta a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Un quartiere di cui quest’anno decorre l’ottantesimo anniversario dalla sua progettazione, e che è stato anche una sorta di piattaforma sperimentale per gli architetti di quel periodo – primo tra tutti Marcello Piacentini –, che sotto la spinta del governo fascista seppero coniugare le istanze retoriche di monumentalità e “classicità imperiale” imposte dal regime alle più moderne ricerche sul campo, indirizzate a chiedere all’architettura una riflessione sul concetto di “razionalità” applicato all’urbanistica. Risultato di questa temperie storica e culturale sono il Palazzo della Civiltà Italiana, il Palazzo degli Uffici e l’Archivio Centrale dello Stato, alcuni degli edifici più rappresentativi dell’EUR e tra i protagonisti del libro fotografico di Carlo D’Orta, un excursus storico sull’evoluzione del quartiere attraverso un obiettivo fotografico che coniuga visioni artistiche e reminiscenze pittoriche.

Carlo D’Orta (Biocities) Roma Eur # 9

Carlo D’Orta (Biocities) Roma Eur # 9

LE VISIONI ARTISTICHE ISPIRATE DALL’EUR

“Mi occupo di fotografia d’arte da 15 anni, da quando nel 2002 ho approfondito gli studi sulle correnti artistiche del Novecento, esperienza che ha influito sulla mia ricerca fotografica, portandomi a guardare l’architettura con occhio differente, memore delle visioni e delle suggestioni del Suprematismo, del Surrealismo o del Futurismo”, racconta ad Artribune Carlo d’Orta. “Raramente fotografo uno scenario urbanistico in maniera ‘paesaggistica’, ma tendo a fotografare particolari architettonici o sovrapposizioni di scorci di architetture diverse, creando così un quadro di geometria astratta o di colori che rimandano culturalmente alle Avanguardie. Ho iniziato la mia ricerca sull’EUR nel 2012, andando alla ricerca di visioni astratte o futuriste tra gli scorci del quartiere, approcciandomi quindi alla fotografia con questa disposizione ‘artistica’, e quindi non in maniera documentaria o descrittiva”. Una ricerca, questa, intensificata nel 2016, in occasione di una mostra che D’Orta ha tenuto presso la Galleria Honos Art di Roma nella primavera del 2017, e poi confluita in EUR 42 /oggi. Visioni differenti, libro edito dall’INAIL – che proprio all’EUR ha la sua sede generale – con testi critici di Giuseppe Prode, Massimo Locci, Amedeo Schiattarella e Maria Italia Zacheo.

Carlo D'Orta, (Vibrazioni) Roma Eur # 108

Carlo D’Orta, (Vibrazioni) Roma Eur # 108

DAL LIBRO ALLA MOSTRA

Il libro – che raccoglie 200 scatti di Carlo D’Orta, tutte visioni che offrono punti di vista differenti con cui osservare e approcciarsi “artisticamente” all’EUR – racconta 80 anni di evoluzioni urbanistiche del quartiere, “dalle architetture originarie in stile razionalista-neoclassico progettate alla fine degli anni ’30 dal gruppo di architetti coordinati da Marcello Piacentini, a quelle in ‘modern style’ realizzate   negli anni ’50 e ’70, fino alle più recenti in ‘contemporary style’ realizzate nel XXI secolo, come il Roma Convention Center – la ‘Nuvola di Fuksas’ – e i grattacieli del Torrino”, continua D’Orta. Il progetto fotografico ed editoriale, inoltre, confluirà in una grande mostra che si terrà dal 3 al 31 maggio 2018 presso il salone espositivo dell’Archivio Centrale dello Stato. 80 anni di EUR. Visioni differenti. Archivio Centrale dello Stato e Carlo D’Orta è il titolo dell’esposizione promossa da Archivio Centrale dello Stato ed EUR SpA che si articolerà sue due tipi di opere: il materiale storico sull’EUR (planimetrie, progetti, bozzetti) che l’Archivio Centrale dello Stato conserva e gestisce e le 200 fotografie di Carlo D’Orta, di cui 50 stampate in grande formato e le altre proiettate su parete.

– Desirée Maida
 
Roma // dal 3 al 31 maggio 2018
80 anni di EUR. Visioni differenti. Archivio Centrale dello Stato e Carlo D’Orta
Archivio Centrale dello Stato
Piazzale degli Archivi 27
www.carlodortaarte.it

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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