Ecco chi ha vinto il primo Artifact Prize. L’annuncio al Castello di Levizzano
Un nuovo premio per artisti contemporanei, promosso dall’Associazione Culturale Metronom, vi sveliamo chi si è aggiudicato i principali riconoscimenti, assegnati durante l’opening della mostra collettiva allestita nelle sale del Castello di Levizzano, in provincia di Modena.
Un sapone a forma di cubo, quello tipico e pregiato di Aleppo, città fino a qualche anno fa nota proprio per questo eccellente prodotto e che oggi è invece al centro di disperate notizie che informano sull’andamento del conflitto in Siria. Proprio il parallelepipedo di sapone diventa per Massimiliano Gatti (Pavia, 1981) – fotografo al seguito di missioni archeologiche in Medio Oriente e nel Kurdistan iracheno – il simbolo di una lotta che si consuma da anni. L’oggetto si traduce in una serie di fotografie dove il prodotto per l’igiene è mostrato intero e solido, poi fragile e sgretolato, come il territorio che lo vede nascere. Aleppo è una foglia d’oro è il progetto che si è aggiudicato il primo premio di Artifact Prize, promosso da Associazione Culturale Metronom, in collaborazione con Francesco Pozzi & Soci e il Comune di Castelvetro di Modena, oltre ad altri partner, in base alle valutazioni della giuria composta da Fabrizia Carabelli (editor, INSIDE ART), Alessandro Carrer (critico d’arte, docente ISIA Urbino), Vittorio Iervese (Docente Università di Modena e Reggio Emilia), Andrea Losavio (Galleria d406), Marcella Manni (Associazione Culturale Metronom), Chiara Massimo (Rotary Club Castelvetro di Modena), Francesco Pozzi (Francesco Pozzi & Soci).
GLI ALTRI PREMI
Proprio una giuria così qualificata e dalle competenze eterogenee ha garantito, secondo Marcella Manni la cui associazione si è occupata in particolare dell’organizzazione del premio, “un’ampia partecipazione di artisti nazionali, con qualche presenza anche di stranieri. Quello che ci ha colpiti in particolare è stata l’alta qualità dei lavori presentati che ha reso molto complessa la selezione dei finalisti”. Il secondo premio, che consiste nella prossima realizzazione di una mostra personale a cura di Metronom, è andato all’installazione As the Crown Flies di Davide Marzorati (Milano, 1988), tesa a indagare il rapporto di “creolizzazione che esiste tra gli oggetti di esportazione coloniale europea e la cultura dei differenti luoghi” attraverso opere realizzate tra Parigi e Shangai, luoghi che, pur lontanissimi, esprimono una possibile convivenza di passato e presente. A Valentina d’Accardi (1985, Bologna) – con Inconscio Idraulico – e a Claudia Sinigaglia (Padova, 1985) con i disegni della serie Untitled è stato infine assegnato il terzo premio ex-aequo: la prima ha proposto una videoinstallazione “ipnotica” che riflette sull’uso quotidiano di dispositivi fotografici e video, mentre i disegni a matita ritraggono situazioni di affollamento raffigurandole con sintetici punti ed equasioni matematiche in modo da studiare il comportamento collettivo e le dinamiche di movimento della folla. Se il prossimo appuntamento vedrà la presentazione, a metà settembre, di un catalogo relativo alle opere selezionate, i soggetti coinvolti – come ci ha confermato Marcella Manni – hanno già dimostrato la loro volontà di replicare l’iniziativa per il 2019 su scala ancora più grande.
– Marta Santacatterina
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