Rankin, il fotografo dei baci alla francese
Si intitola “Snog” la serie di scatti realizzata dal Rankin, vulcanico protagonista della scena fotografica ed editoriale londinese. Una galleria di istantanee che ritraggono uno dei gesti più intimi e sensuali.
French Kiss: il “bacio alla francese”, come si diceva in tempi meno disinvolti e globalizzati, ovvero l’incontro diretto di due lingue, è in realtà (o solo in teoria?) un atto molto intimo. È difatti assimilabile all’atto sessuale per eccellenza, in quanto anche in esso si offre l’interno del proprio corpo e lo si mette in contatto diretto con l’interno del corpo del partner, carne viva su carne viva. Atto molto intimo, quindi, ma che attori e giovanetti praticano disinvoltamente anche in pubblico. Per i più, tuttavia, resta un momento di abbandono da condividere al di fuori degli sguardi altrui.
Ecco allora che la serie fotografica Snog (che è l’espressione inglese per designare quel che da noi si dice, in modi più o meno gergali, “limonare” o “pomiciare”) spiattella platealmente – voyeuristicamente, si potrebbe dire – questi incontri di anima e corpo. Sono incontri di lingue tra lui e lei, tra lei e lei, tra lui e lui, tra giovani e, perché no?, tra anziani – altrettante macchie rosa e rosse guizzanti su fondali biancastri o nerastri, a occhi chiusi o a occhi aperti, esprimenti sensazioni e sentimenti che si vogliono presumere intensi e sinceri. Il liquido erotismo del bacio profondo si intende poi quale preludio (tempo: Largo, Larghetto, Sostenuto, Andantino) ad altri scambi di effusioni (tempo: Allegretto, Vivace, Presto, Prestissimo) che si considerano generalmente ancora più intimi. Sipario.
RANKIN E LA FOTOGRAFIA
Autore della serie fotografica è il londinese Rankin, personaggio effervescente della scena fotografica ed editoriale gravitante intorno alla moda e alla pubblicità e allo show business. Da fotografo essenzialmente ritrattista (Regina Elisabetta inclusa), a partire dal 1992 ha preso a estendere gradualmente le sue attività in campo editoriale, fondando e dirigendo riviste raffinate e anticonvenzionali come Dazed & Confused, Rank, AnOther Magazine, AnOther Man. Ma ha pure pubblicato più di trenta libri, ha esposto in molte sedi nel mondo (oltre che nella propria galleria londinese), ha realizzato documentari fotografici per la BBC, ha prodotto cortometraggi e video musicali e pubblicitari, e non si ferma più. Il tutto, bisogna dire, con un tocco di originalità anche birichina, come documenta il suo sito, e con creatività sempre allegra. Si capisce bene che gli piace baciare.
‒ Ferruccio Giromini
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #42
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