Identità istantanee. Cinque fotografe a Venezia
Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia ‒ fino al 3 febbraio 2019. Fotografia e ricerca identitaria sono i due nuclei portanti della mostra allestita nella sede lagunare. Una galleria di scatti firmati da cinque fotografe italiane.
Quante accezioni ha il termine “identità”? E quante declinazioni può abbracciare? Il senso dell’Io, messo in discussione da un perentorio interrogativo, è l’elemento chiave attorno a cui si sviluppa la collettiva organizzata dalla MLB – Maria Livia Brunelli home gallery nella sede di Piazza San Marco della Bevilacqua La Masa. Ispirata all’omonimo libro di Concita De Gregorio, Chi sono io? riunisce gli scatti di alcune fotografe protagoniste del volume, individuando nella rappresentazione del sé una potente chiave di lettura. Se Silvia Camporesi diluisce la propria identità in quella di icone femminili senza tempo, salvaguardando però il legame con le radici di un corpo diverso da qualsiasi altro, Anna Di Prospero cala se stessa nell’ambiente urbano d’oltreoceano, voltando le spalle all’obiettivo o giocando a nascondino con gli occhi di chi osserva, lungo una trama cromatica studiata nel dettaglio. Cromie e gesti in bilico sul futuro che ricorrono anche negli scatti di Simona Ghizzoni, interessata alla forza implacabile del tempo, congelato in istanti colorati dall’obiettivo di Moira Ricci, che sposta il fuoco identitario sui luoghi e sugli ordini di grandezza assegnati al proprio stare nel mondo. Infine le opere di Guia Besana richiamano le serie di Cindy Sherman, mettendo in scena spaccati di identità che paiono sottratti al set di un film.
‒ Arianna Testino
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati