Poeti a Roma. Da Moravia a Pasolini, il racconto (e le foto!) di una stagione irripetibile
Una grande mostra in corso a WeGil, l’hub culturale della Regione Lazio, racconta attraverso oltre 250 foto gli anni a Roma compresi tra i ’60 e ’70, quando poeti e scrittori si legano in una speciale comunità d’amicizia
WeGil, l’hub culturale della Regione Lazio che, con una nuova programmazione trimestrale frutto dell’ultimo avviso pubblico, offre un ricco calendario di eventi serali, tra spettacoli, performance, dj set, concerti, festival e incontri, ospita anche una mostra incentrata su una stagione irripetibile per Roma: quella tra gli anni ’60 e ’70, quando poeti e scrittori si legano in una speciale comunità. Stiamo parlando dell’esposizione Poeti a Roma. Resi superbi dall’amicizia, un percorso soprattutto fotografico, con scatti inediti, che hanno come tema ricorrente la Città Eterna e il “vivere poeticamente” di questi scrittori, poeti e romanzieri. Un percorso che inizia con l’arrivo a Roma, nel 1950, di Pier Paolo Pasolini da Casarsa nel Friuli e termina con il suo funerale e la traslazione del corpo sempre a Casarsa il 6 novembre 1975. Scorrono le immagini delle vie della Capitale, le serate di presentazione, le cene, le feste in casa e l’attività culturale di nomi come Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Sandro Penna, Giuseppe Ungaretti, Alberto Moravia, Giorgio Bassani, Carlo Emilio Gadda, Elsa Morante, Amelia Rosselli, Natalia Ginzburg, Alfonso Gatto, Dacia Maraini, Enzo Siciliano, Dario Bellezza, Renzo Paris, solo per citarne alcuni. Attraverso oltre 250 foto e documenti in mostra, vengono narrati progetti, pubblicazioni, aiuti e scambi di ammirazione reciproca di questi celebri letterati che della poesia hanno fatto una ragione di vita. Ecco le immagini…
– Claudia Giraud
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