Sea Train: la mostra fotografica di Stephen Mallon alla Grand Central Terminal
Mentre a New York è in corso la Frieze Art Week, presso lo spazio del Transit Museum alla Grand Central Terminal, si tiene fino al 16 giugno la mostra fotografica di Stephen Mallon. Ecco le immagini
“Fotografare queste imponenti vetture gettate come giocattoli in una vasca è stato un colpo al cuore. Osservare quello che accadeva, con l’acqua che s’impossessava di loro, al momento mi ha stordito, ma poi, pensando ai pesci che avrebbero trovato una nuova casa, come in un condominio d’acciaio, mi sono rallegrato”, ha dichiarato il fotografo inglese Stephen Mallon in merito alle immagini esposte dal 20 marzo nella galleria che il Transit Museum tiene all’interno della stazione Grand Central Terminal a New York. Sea Train: Subway Reef Photos presenta diciannove fotografie di grande formato. Le immagini di Mallon, molte esposte per la prima volta, catturano il momento in cui le carrozze della subway newyorkese cadono dalle gru nell’oceano. I vagoni vengono impiegati per diventare barriere artificiali; simboli dell’industria e della vita cittadina, hanno trasportato milioni di passeggeri lungo i binari di New York per decenni, appaiono ora rimpiccioliti in scala contro la vastità del paesaggio marino atlantico.
LA STORIA
Tra l’agosto 2001 e l’aprile 2010, l’MTA, l’azienda dei trasporti New York City Transit ha mandato oltre 2.500 vagoni verso località sottomarine al largo della East Coast. Il programma di reefing ha preso forma in due diverse fasi. Dal 2001 al 2003, 1229 veicoli “Redbird” in acciaio al carbonio e dal 2008 al 2010, 1311 vetture “B-Division/Brightliner” in acciaio inossidabile sono state trattate: i gusci ripuliti di queste carrozze della metro hanno creato un nuovo habitat fiorente per spigole, tonni, sgombri, passere, cozze blu, spugne, coralli. Mallon ha saputo del progetto nel 2008 e ha trascorso i due anni successivi a documentare l’ultimo gruppo di vagoni della metropolitana in acciaio inossidabile durante il loro viaggio verso la nuova vita sul fondo dell’oceano. Le sue immagini seguono le carrozze mentre vengono pulite e preparate seguendo rigorosi protocolli approvati dall’Agenzia per la protezione ambientale USA, poi spostati su chiatte nel fiume Harlem, e dispiegate utilizzando il GPS al largo delle coste di Maryland, Delaware, Virginia e Carolina del Sud.
LE FOTO DI MALLON
Il programma di “barriera corallina metropolitana” non solo ha stimolato la creazione di chilometri di barriere artificiali lungo la costa orientale dal New Jersey alla Georgia, ma ha anche aiutato l’agenzia a evitare $ 30 milioni in costi di smaltimento. Il programma ha stimolato la crescita economica delle comunità costiere, ma il più grande impatto colpisce la vita marina stessa fornendo un habitat più ampio per la riproduzione e la crescita della popolazione ittica. Ora il fiume umano di pendolari che passa ogni giorno da Gran Central può concedersi una pausa visiva e un tuffo nel blu.
–Francesca Magnani
https://www.stephenmallon.com/
nytransitmuseum.org
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