Tra Fo.To, The Phair e TAG le 10 mostre ed eventi da non perdere a Torino nella photo art week

Sono centinaia gli eventi, tra quelli che aderiscono al circuito di Fo.To – Fotografi a Torino e quelli che cavalcano l’onda della nuova fiera ideata da Roberto Casiraghi. Tra musei, gallerie, festival e arte pubblica, eccone una selezione

Sarà un inizio maggio all’insegna della fotografia per Torino. Da quest’anno, infatti, dopo il debutto l’anno scorso di Fo.To – Fotografi a Torino che ritorna in città per la sua seconda edizione dal 3 maggio al 16 giugno coinvolgendo 90 spazi, prende il via negli stessi giorni anche The Phair. La nuova fiera dedicata esclusivamente al genere fotografico, ideata da Roberto Casiraghi, vede la partecipazione di circa quaranta gallerie italiane selezionatissime che esporranno le eccellenze del settore da loro rappresentate dal 2 al 5 maggio all’ex Borsa Valori in via San Francesco da Paola 28. Tra Fo.To, The Phair e TAG (Torino Art Galleries) si è avviato un accordo di collaborazione supportato dalle istituzioni pubbliche (Regione Piemonte, Comune di Torino e la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea – CRT), che insieme partecipano al rilancio primaverile della città e del sistema Arte cittadino già molto forte nel periodo autunnale di Artissima. “Abbiamo colto l’esigenza degli operatori del settore di raddoppiare l’appuntamento di Contemporary Art Torino Piemonte, che si svolge a novembre, e di fare rete col tessuto urbano”, dice Andrea Busto, direttore del MEF – Museo Ettore Fico. “Il progetto Fo.To è fatto di mostre, incontri, tavole rotonde, letture di approfondimento e si sviluppa in un arco di tempo lungo per dare la possibilità di viverlo a un pubblico il più vasto possibile e lontano da Torino”. Si va da spazi storici come Palazzo Madama, i Musei Reali, la GAM fino a quelli di recente apertura, da quelli più innovativi e sperimentali a quelli più classici e consolidati, dalle fondazioni più note, come la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Fondazione Merz, fino a realtà come il PAV, che si sono insediate nella periferia o nei quartieri più multietnici cittadini per partecipare al processo di riqualificazione attraverso l’azione culturale, senza dimenticare le gallerie d’arte contemporanea. Ecco una selezione degli eventi e delle mostre da non perdere…

– Claudia Giraud

PABLO BRONSTEIN, TRA LE OGR DI TORINO E LA BIENNALE DI VENEZIA

OGR - Officine Pablo Bronstein. Carousel

OGR – Officine Pablo Bronstein. Carousel

Le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino presentano Carousel, mostra personale dell’artista anglo-argentino Pablo Bronstein, curata da Catherine Wood, Senior Curator, International Art (Performance) presso la Tate Modern di Londra che avrà uno spin-off veneziano a partire dall’8 maggio e fino al 24 novembre 2019 presso la Sala della Musica del Complesso dell’Ospedaletto in occasione della 58. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. La mostra ha una doppia natura e una duplice ambientazione: sede principale del progetto saranno gli spazi delle ex Officine torinesi, dove prenderà forma un nuovo capitolo dell’indagine sul rapporto tra corpi in movimento e spazi architettonici, tra performance e dinamiche di fruizione dello spazio. La mostra avrà quindi una sua ideale prosecuzione negli ambienti barocchi della Sala della Musica del Complesso dell’Ospedaletto di Venezia, che diventerà l’avamposto in laguna delle OGR. Punto di partenza di Carousel è il funzionamento dello zootropio, un espediente usato da Bronstein come metafora per descrivere la relazione tra lo spazio fisico – che sia quello dell’architettura oppure quello dei corpi – e il narcisismo endemico del mondo post-iPhone, come una sorta di preambolo della società del selfie. L’intervento a Venezia è ripensato su scala ridotta rispetto all’installazione delle OGR ma ne condensa il significato.

Pablo Bronstein: Carousel
4 maggio – 9 giugno 2019
Binario 1 OGR – Officine Grandi Riparazioni, Corso Castelfidardo 22, Torino
8 maggio – 24 novembre 2019
Sala della Musica del Complesso dell’Ospedaletto, Barbaria delle Tole, 6691, Venezia

THOMAS STRUTH DA GAGLIARDI E DOMKE

Uno scatto di Thomas Struth, courtesy Gagliardi e Domke, Torino

Uno scatto di Thomas Struth, courtesy Gagliardi e Domke, Torino

In occasione di Fo-To, Gagliardi e Domke presenta il fotografo tedesco Thomas Struth (Duesseldorf, 1954), noto alla comunità dei collezionisti per i suoi scatti fotografici di Musei, ritratti di famiglie e per le serie bianconero di Duesseldorf, New York e Roma, che spesso stampa in grandi dimensioni.

Thomas Struth
Dal 3 maggio al 14 giugno 2019
Gagliardi e Domke, Via Cervino 16
www.gagliardiedomke.com

NICOLAJ DIULGHEROFF E ARRIGO LORA TOTINO ALLA GALLERIA ROCCATRE

Nicolaj Diulgheroff, Fisiogramma Ritratto di Arrigo Lora Totino, 1976, collage polimaterico,cm 101X101

Nicolaj Diulgheroff, Fisiogramma Ritratto di Arrigo Lora Totino, 1976, collage polimaterico,cm 101X101

Una selezione di opere del bulgaro Nicolaj Diulgheroff, architetto, designer, pittore e ceramista legato principalmente al movimento Futurista torinese, e di Arrigo Lora Totino, artista e poeta, nato a Torino nel 1928, considerato uno dei padri della poesia sonora italiana, insieme in una mostra sorprendente. Dal titolo Convergenze parallele, titolo scelto per mettere in evidenza la sintonia esistente tra i due artisti, l’esposizione fa scoprire un inedito legame con l’opera Fisiogramma – Ritratto di Arrigo Lora Totino, realizzato da Diulgheroff nel 1976: “una composizione con un impianto di base circolare e degli elementi rotondi che girano intorno una parte centrale in espansione, animata  da dinamici inserti di strutture verbo-visuali, a forma di frecce o antenne, di nastri fluttuanti e di griglie di parole e caratteri tipografici”, scrive Francesco Poli, curatore della mostra. “Un bell’omaggio alla specifica dimensione espressiva del più giovane amico, tra i più originali protagonisti del rinnovamento (a partire dagli anni Sessanta) delle ricerche nel campo della poesia concreta, visiva e sonora, che ha le sue radici nelle avanguardie storiche, anche in particolare nelle  sperimentazioni futuriste (come per esempio le “parolibere” o l’uso di elementi onomatopeici) di Filippo Tommaso Marinetti e altri artisti-poeti tra cui Francesco Cangiullo”.

Nicolaj Diulgheroff e Arrigo Lora Totino – Convergenze parallele
Dal 3 maggio al 15 giugno 2019
Galleria d’Arte Roccatre, Via della Rocca, 3/b
www.galleriaroccatre.com

NUOVO CAPITOLO DI OPERA VIVA BARRIERA DI MILANO

Fuoco in tasca

Fuoco in tasca

Gli Erranti – titolo della prossima edizione di Flashback (la settima) – sono anche il tema della quinta edizione del progetto di arte urbana Opera Viva “il manifesto”, ideato da Alessandro Bulgini e curato, per il quarto anno consecutivo, da Christian Caliandro. È Rebecca Moccia l’artista che apre il progetto e si intitola Fuoco in tasca. Per l’autrice i fuochi d’artificio sono una metafora dell’opera e dell’artista – di un certo tipo di artista, di come l’artista dovrebbe essere – sulla scorta del Jack Kerouac di Sulla strada: “le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d’artificio gialli che esplodono simili a ragni sopra le stelle e nel mezzo si vede scoppiare la luce azzurra e tutti fanno «Oooooh!».

Opera Viva Barriera Di Milano
Un progetto di Alessandro Bulgini, a cura di Christian Caliandro, promosso da Flashback, l’arte è tutta contemporanea
I artista: Rebecca Moccia
Dal 2 al 26 maggio 2019
Piazza Bottesini, Torino

MARIO CRESCI A PHOS CENTRO FOTOGRAFIA TORINO

Uno scatto di Mario Cresci, courtesy PHOS Centro Fotografia Torino

Uno scatto di Mario Cresci, courtesy PHOS Centro Fotografia Torino

Phos Centro Fotografia Torino presenta Nello specchio della memoria, una mostra personale di Mario Cresci che propone ritratti e autoritratti, riprese di ambienti che sono a loro volta lo specchio di coloro che li abitano: nella ricerca di Cresci viene meno la divisione tra i generi, per lasciar emergere una dimensione corale e al contempo tutta la problematicità che inerisce al significato della soggettività e alla figura dell’artista.

Mario Cresci – Nello specchio della memoria
Dal 5 maggio al 30 giugno 2019
Phos Centro Fotografia Torino, Via Giambattista Vico, 1
www.phosfotografia.it

GIORGIO AVIGDOR DA PAOLO TONIN ARTE CONTEMPORANEA

Uno scatto di Giorgio Avigdor, courtesy Paolo Tonin Arte Contemporanea, Torino

Uno scatto di Giorgio Avigdor, courtesy Paolo Tonin Arte Contemporanea, Torino

Questa mostra giunge come un saluto a Giorgio Avigdor che si è spento improvvisamente a Cannes lo scorso 25 marzo, all’età di 87 anni. Fotografo di città, di moda ma anche di interni, nonché fine ritrattista, maestro del bianco e nero che apre la porta al colore. L’esposizione offre in una trentina di immagini che vanno dai ritratti e foto di moda degli anni Sessanta fino ai più recenti lavori a colori di Cannes e di New York, passando per il ciclo di interni della casa di Montiglio ed altre fotografie rappresentative degli Anni Ottanta.

Giorgio Avigdor Fotografo  
Dal 2 maggio al 28 giugno 2019
Paolo Tonin Arte Contemporanea, Via San Tommaso, 6. Palazzo Della Chiesa di Roddi

TRA ANDO GILARDI E L’ARCHIVIO DEL PRESENTE ALLA GAM

Ando Gilardi,Bambini, Roma 1953. Courtesy GAM Torino

Ando Gilardi,Bambini, Roma 1953. Courtesy GAM Torino

In occasione della mostra dedicata a Ando Gilardi reporter, una mostra fotografica che racconta l’Italia del dopoguerra, La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea ospita la presentazione di ARCHIVIARE il presente, riflessioni sul fotografico fra antichi e nuovi linguaggi, un progetto condiviso dedicato ai differenti linguaggi e forme della fotografia, contenitore culturale coordinato e diretto da Daniela Giordi. L’iniziativa che comprende una programmazione distribuita fra numerose sedi e attraverso differenti tipologie di offerta, da quella espositiva a quella divulgativa e formativa, vedrà impegnati operatori culturali, intellettuali, artisti, archivisti, soprintendenti, giornalisti, curatori, collezionisti, per dare vita a una rassegna, rivolta ai differenti mondi della fotografia, sia nell’ambito degli operatori del settore sia in quello del pubblico di riferimento, che avrà luogo fra Torino, Ciriè, Alba e Cuneo.

ARCHIVIARE il presente, riflessioni sul fotografico fra antichi e nuovi linguaggi
3 maggio dalle 18.00 alle 20.30
GAM, Via Magenta, 31

LAURENT CHAMPOUSSIN DA BURNING GIRAFFE ART GALLERY

Tessa, 2015, fine art pigment print on Platine Baryta Photo Rag, Edition of 3

Tessa, 2015, fine art pigment print on Platine Baryta Photo Rag, Edition of 3

Prima personale italiana del fotografo francese Laurent Champoussin, che, attraverso una collezione di venti opere, affronta uno dei temi portanti di tutta la storia dell’arte: il rapporto tra corpo umano e paesaggio.

Laurent Champoussin – Nature humaine
Dal 3 maggio al 19 luglio 2019
Burning Giraffe Art Gallery, Via Eusebio Bava 8/a
www.bugartgallery.com

SHARE FESTIVAL DA TOOLBOX

Ghosts

Ghosts

Nei giorni in cui Torino punta tutto sulla fotografia, torna in città anche Share Festival, un evento dedicato però all’arte e alla tecnologia, arrivato alla sua quattordicesima edizione quest’anno intitolata Ghosts, dal format sempre innovativo. Non solo perchè unisce il digitale a diverse forme d’arte, tradizionale e contemporanea, ma anche perchè affronta i temi più importanti legati a questa epoca, dagli algoritmi alle comunicazioni virtuali. Con la direzione artistica di Bruce Sterling, scrittore, giornalista e fondatore del movimento cyberpunk della fantascienza, Share Festival resta uno degli appuntamenti più all’avanguardia di Torino, capace di mischiare il suo aspetto più artistico e conservativo con l’evoluzione dei nostri tempi.

Share Festival
Dal 2 al 5 maggio 2019
Toolbox, via A. da Montefeltro 2

SIMONE MUSSAT SARTOR DA ALBERTO PEOLA

Uno scatto di Simone Mussat Sartor, courtesy Galleria Alberto Peola, Torino

Uno scatto di Simone Mussat Sartor, courtesy Galleria Alberto Peola, Torino

Simone Mussat Sartor (Torino, 1972) presenta un ciclo fotografico intitolato Private Memories, composto da venti abbinamenti di tre istantanee – più uno di quattro – tutte realizzate utilizzando, a seconda dei casi, una Kodak Instamatic, una Polaroid 600 o una Polaroid Spectra. Le immagini del lavoro, realizzate nel corso di un arco temporale di due anni, sono esemplari unici scelti fra una serie di scatti analoghi e hanno come invariabili soggetti protagonisti Nina, Zoe e Phoebe – 17, 10 e 7 anni, oggi – le figlie dell’autore.

Simone Mussat Sartor – Memorie private
Fino al 18 maggio 2019
Galleria Alberto Peola, Via della Rocca, 29
www.albertopeola.com

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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