Garbatella Images. Una mostra diffusa per il quartiere storico romano
Dal 5 al 20 dicembre c'è “Garbatella Images”, una mostra di fotografie e video che rielabora la storia, passata e presente, dello storico quartiere della Capitale. Vi mostriamo in esclusiva uno dei progetti video, firmato dal regista italo-egiziano Mohamed Hossameldin
Un viaggio onirico tra le strade della Garbatella, storico quartiere della Capitale. Dalle atmosfere notturne fino alle prime luci dell’alba. È il cortometraggio Climax, firmato dal videomaker Mohamed Hossameldin in occasione della seconda edizione di Garbatella Images, un progetto di “mostra diffusa” che si svolge a Roma dal 5 al 20 dicembre. Curato da Sara Alberani, con la direzione artistica di Francesco Zizola, si svolge tra gli spazi di 10b Photography e gli storici lotti del quartiere. Dopo il successo della prima edizione, la manifestazione prosegue la sua riflessione sul legame tra passato, presente e futuro del quartiere e lo fa attraverso un lavoro di ricerca e riscoperta di immagini degli archivi privati degli abitanti e la produzione di nuove opere fotografiche di artisti di fama internazionale. Quest’anno, accanto alle fotografie, si aggiunge anche una sezione video, realizzata con il finanziamento di Roma Capitale – Municipio Roma VIII e la collaborazione con AAMOD (Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico).
IL TEMPO SENSIBILE
La mostra di quest’anno, intitolata Il tempo sensibile. Fermo – immagine, memoria, sincronicità, include le fotografie di Silvia Camporesi e i video di Claudia De Nicolò (aka Lola) e Mohamed Hossameldin. “Il tempo sensibile”, spiega la curatrice, “è scandito attraverso una percezione atemporale rispetto al sistema di riferimento ordinario. È un tempo filtrato e costruito attraverso i sensi: nel contemporaneo si dilata, si accorcia, si ripete, nella memoria si radicalizza o scompare del tutto, nel futuro è proiettato attraverso episodi di sincronicità e gli stimoli del presente. È su questa dimensione non cartesiana ed estremamente personale che gli artisti quest’anno sono stati invitati a lavorare sul territorio e i suoi abitanti”.
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