100 anni di Helmut Newton in mostra a Torino

Vanitas contemporanee, seduzione ed eleganza alla Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, che celebra Helmut Newton nel centenario della sua nascita.

Al secolo Helmut Neustädter, di origine ebrea, sarebbe diventato un maestro indiscusso della fotografia del Novecento con lo pseudonimo di Helmut Newton (Berlino, 1920 ‒ Los Angeles, 2004). La GAM di Torino gli dedica un’ampia e accurata retrospettiva firmata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation di Berlino, partner del progetto espositivo che riunisce 68 fotografie, in bianco e nero e a colori, summa della fortuna artistica del loro autore.

OLTRE LA FASHION PHOTOGRAPHY

Raffinato e rivoluzionario interprete dello Zeitgeist, Helmut Newton ha superato il concetto di fashion photography, andando oltre il gusto corrente e intercettando le trasformazioni sociali. Protagoniste le donne: abitano corpi scultorei e vestiti haute couture, giocano con la propria immagine e identità, padrone di se stesse e a nudo, fino ai raggi X (X-Ray, Van Cleef & Arpels, French Vogue Paris, 1979 e 1994); in primo piano lo sguardo, le rughe, la pelle (Rushmore, Italian Vogue, 1982). Sensualità allo specchio, tra le pareti sontuose di un hotel o per strada, in un mix di atteggiamento voyeuristico, ironia, teatralità, mistero, nudi radicali o accennati, colti sapientemente dall’obiettivo dell’enfant terrible che persuade lo spettatore a una lettura segreta.

Helmut Newton, Ralph Fiennes, Vanity Fair, Venice 1995 © Helmut Newton Estate

Helmut Newton, Ralph Fiennes, Vanity Fair, Venice 1995 © Helmut Newton Estate

LE FOTOGRAFIE DI HELMUT NEWTON

In rassegna ‒ lungo quattro sezioni tematiche ‒ i servizi realizzati per prestigiose campagne del settore moda, provocazioni e soluzioni innovative, sofisticate, non prive di rimandi alla storia dell’arte europea e al cinema, sempre con stile, fino ai ritratti iconici di personaggi noti del jet set internazionale, come Andy Warhol (1974), Ralph Fiennes (1995), Gianni Agnelli (1997), Catherine Deneuve (1976), Paloma Picasso (1983) e Leni Riefenstahl (2000).
Helmut Newton” – secondo il curatore Matthias Harder – “non ha mai smesso di stupire e far scalpore. All’inizio della sua carriera, riuscì a trovare nell’editoria compagni di viaggio dallo spirito creativo in grado di apprezzare i suoi concetti visivi veramente unici. Il risultato è un insieme di opere non solo particolarmente personali e di successo, ma che hanno raggiunto un pubblico di milioni di persone grazie alle riviste e ai libri in cui sono apparse le sue fotografie, ma anche grazie alle mostre delle sue foto. La fotografia di Helmut Newton, che abbraccia più di cinque decenni, sfugge a qualsiasi classificazione e trascende i generi, apportando eleganza, stile e voyeurismo nella fotografia di moda, esprimendo bellezza e glamour e realizzando un corpus fotografico che continua a essere inimitabile e ineguagliabile

‒ Domenico Carelli

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