Toscani sul crollo del Ponte Morandi: le dichiarazioni choc costate il contratto con Benetton
Era stato interpellato da una trasmissione radiofonica a commentare i presunti rapporti tra Benetton e le Sardine. Ma la sua uscita - a dir poco - infelice gli è costata per sempre la collaborazione storica con il marchio di moda.
Siamo di fronte a una vicenda dai risvolti beffardi, della quale fanno parte i Benetton, le Sardine, i rappresentanti delle vittime del Ponte Morandi, i canali mediatici. E un unico, grande, sconfitto: Oliviero Toscani, tra i fotografi italiani più noti di sempre, che dagli anni Ottanta ha ideato e prodotto le campagne pubblicitarie più iconiche del brand d’abbigliamento. Ma procediamo con ordine.
OLIVIERO TOSCANI E LA DICHIARAZIONE CHOC IN RADIO
Il fatto scatenante è avvenuto lunedì 3 febbraio durante la trasmissione Un giorno da pecora su RadioUno, in cui il fotografo viene chiamato a commentare l’immagine che lo ritrae assieme a Luciano Benetton e ai leader delle Sardine presso Fabrica, il centro culturale diretto da Toscani e sostenuto dal gruppo trevigiano (scatto che aveva causato a sua volta disordini e scissioni all’interno del movimento “ittico”). È durante questa intervista che Toscani se ne è uscito con l’esternazione choc “ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola”, riferito ovviamente alla tragedia del crollo del Ponte Morandi avvenuta il 14 agosto 2019, in cui hanno perso la vita 43 persone e che coinvolge i Benetton – proprietari di una grossa quota azionaria della società Autostrade – come responsabili morali per la mancata manutenzione. Da qui, è tutta una discesa nell’abisso per il fotografo, che vede prima scagliarsi contro l’indignazione del governatore ligure Giovanni Toti con l’hashtag #ANointeressa; mentre il sindaco Bucci ha ricordato che il crollo interessa a “43 persone che hanno perso la vita, ai loro figli, genitori, mogli, mariti e amici. Alle famiglie che hanno dovuto cambiare casa e vita. Il crollo dovrebbe interessare ogni persona dotata di coscienza civile e umana solidarietà“.
OLIVIERO TOSCANI CACCIATO DA BENETTON
Ma il colpo di grazia arriva il 6 febbraio, tramite una nota stampa divulgata dalla famiglia Benetton che riporta: “Benetton Group, con il suo Presidente Luciano Benetton, nel dissociarsi nel modo più assoluto dalle affermazioni di Oliviero Toscani a proposito del crollo del Ponte Morandi, prende atto dell’impossibilità di continuare il rapporto di collaborazione con il direttore creativo“. E, prosegue: “Luciano Benetton e tutta l’azienda rinnovano la loro sincera vicinanza alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questa tremenda tragedia“. Si chiude così una collaborazione ultra trentennale, una produzione creativa che nel tempo aveva caratterizzato il volto del brand trevigiano. Toscani, che ha avanzato le sue scuse, dichiarandosi “umanamente distrutto”, già a seguito della puntata radiofonica aveva tentato di spiegare le sue posizioni, twittando: “mi dispiace che le parole estrapolate e confuse possano far pensare una follia come quella che a me non interessi nulla del Ponte. Solamente una cattiveria può strumentalizzare una cosa simile. A me, come a tutti, quella tragedia interessa e indigna, ma è assurdo che certi giornalisti ne chiedano conto a me”.
TUTTI CONTRO TOSCANI
Insomma, se ormai non ci lasciavamo più sorprendere dalla rinomata irriverenza del “Toscani contro tutti”, ora la situazione si è ribaltata. Sarebbe infatti il caso di dire: tutti contro Toscani. Non sappiamo se quanto successo alla trasmissione radiofonica sia stata cattiveria gratuita o una gaffe uscita a seguito dell’irritazione a causa di una domanda formulata a sproposito (come ha provato a spiegare via social). Tuttavia, il danno è fatto e non si torna indietro: resta da vedere quanto l’episodio gli costerà sul piano professionale. Toscani, che ha recentemente realizzato un’importante campagna pubblicitaria assieme alla star dell’arte Maurizio Cattelan per Generali Assicurazioni, è atteso anche all’evento Parma 2020 Capitale italiana della Cultura, per partecipare ad alcune iniziative legate al territorio e alla fotografia. Il fatto è, con ogni probabilità, che quando si nasce provocatori e ci si trasforma in conservatori, per continuare a provocare si rischia di eccedere e di fare scivoloni. E a Toscani purtroppo accade sempre più di frequente.
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