La Milano mai vista negli scatti di Dimitar Harizanov, il fotografo Spiderman sui grattacieli
Un operatore di fune bulgaro, da sei anni in Italia, è diventato il primo fotografo al mondo specializzato in fotografia di architettura sulle corde e l’unico a calarsi su tutti i grattacieli di Milano. Ne abbiamo parlato con lui
Era nella squadra di operai che nel novembre 2015 ha posizionato sulla Torre Allianz, progettata da Arata Isozaki e Andrea Maffei, a 202 metri di altezza, la quarta copia della Madonnina del Duomo di Milano per rispettare il rito ambrosiano di segnare il punto più alto della città con un simulacro della famosa statua meneghina. Stiamo parlando di Dimitar Harizanov (Sofia, 1985), un operatore di fune bulgaro da sei anni in Italia, con la fissa della fotografia che, quando è appeso con le corde ai grattacieli per svolgere tutti i lavori più pericolosi a delle altezze vertiginose tra i 100 e i 231 metri (test di controllo delle facciate, montaggio di elementi per esempio), trova il tempo di realizzare delle foto incredibili, da un punto di vista che nessuno può avere. “Tutta la città mi conosce come il fotografo Spiderman di Milano, perché sono uno dei ragazzi che lavora su tutti i grattacieli di Milano con le corde. Da qui posso vedere il cambiamento climatico, stagioni e giornate diverse: alba, pioggia, nebbia, sole, smog, arcobaleno, tramonto, notte”, ci racconta Harizanov che è rimasto a casa in quarantena per 42 giorni durante il lockdown.
DIMITAR HARIZANOV: LE FOTO DAL BOSCO VERTICALE
“Il 24 aprile è stato il mio primo giorno lavorativo. Visto che dovevo lavorare sulle fiancate del mio grattacielo preferito (il Bosco Verticale), ho portato con me la mia Sony, e ho fotografato la bellezza della primavera al parco Biblioteca degli Alberi e sul Bosco Verticale, che è l’unico grattacielo che cambia con le stagioni!”. Grazie a questa sua passione sfrenata, è diventato il primo fotografo al mondo specializzato in fotografia di architettura sulle corde e l’unico fotografo a calarsi su tutti i grattacieli di Milano: Bosco Verticale, Torri Unicredit, Solaria, Solea, Aria, Diamante, Generali e la già citata Torre Allianz. “Finora ho creato una photo gallery con più di 500 fotografie assolutamente inedite, perché sono riprese dei punti di vista non raggiungibili da nessun altro, neanche con i droni”, continua Harizanov. “Sappiamo che nella fotografia se si cambia un metro, si cambia tutta la prospettiva, ma io sono riuscito a trovare una prospettiva mai vista sulla città di Milano. La mia prospettiva è simile a quella dell’occhio dell’architetto quando disegna il suo progetto”.
DIMITAR HARIZANOV: LA COLLABORAZIONE CON STEFANO BOERI
Di uno di loro, Stefano Boeri, è diventato in qualche modo collaboratore: “lui sta utilizzando le mie fotografie di Bosco Verticale per le presentazioni, perché sono scatti unici che nessun altro può fare e mi ha coinvolto nel primo video a 360° di questo spettacolare edificio. Un documentario, prodotto dall’agenzia londinese Surround Vision, collettivo di artisti e cineasti creatori di mondi immersivi con la realtà virtuale, ha accompagnato la mostra fotografica, presso il Consolato Generale d’Italia a New York, delle eccezionali immagini panoramiche del Bosco Verticale, realizzate in corda sui grattacieli milanesi dal fotografo Dimitar Harizanov.
-Claudia Giraud
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