Storia fotografica dei guerrieri Peshmerga

I membri del laboratorio creativo romano B STUDIO descrivono il progetto Peshmerga, incentrato sugli omonimi guerrieri del Kurdistan iracheno.

Peshmerga è il primo lavoro autoprodotto da B STUDIO, un progetto di Stefano Sbrulli, visual designer, regista e fotografo; Francesco Sanesi, illustratore, graphic designer e art director, e Margherita Macrì, redattore editoriale e professoressa di italiano.
Stefano parte per il Kurdistan iracheno con lo scopo di raccontare l’addestramento dei Peshmerga a Erbil. Quando raggiunge la greenzone e incontra questi uomini, si accorge che le loro divise sono messe insieme alla bene e meglio, le loro armi non sono in serie, e anche le scarpe che indossano sono tutte diverse fra loro, e spesso inadatte alle montagne e alla guerriglia. Queste unità di combattenti, alla prima impressione, avevano davvero poco della figura del soldato così come siamo abituati a considerarla nel nostro immaginario. E infatti i Peshmerga sono un esercito autoproclamato, che difende i confini di uno Stato che legalmente non esiste, e sono curdi. Ma anche i curdi sono qualcosa di diverso rispetto al nostro immaginario. In genere li identifichiamo con  un popolo guerriero eppure sempre vittima della brutalità di qualcun altro, ma i curdi sono anch’essi carnefici e anch’essi brutali. I curdi, e i Peshmerga, sono prima di tutto esseri umani, con le loro debolezze, le loro vanità, le loro inquietudini, i loro conflitti intestini. Peshmerga è il racconto fotografico di un’unità combattente che difficilmente al primo sguardo sapremmo collocare geograficamente, eppure è così intrinsecamente, inevitabilmente curda.

Stefano Sbrulli, Peshmerga

Stefano Sbrulli, Peshmerga

CHI SONO I PESHMERGA

L’idea di fondo, quando abbiamo deciso di mettere insieme questa fanzine, era raccontare la storia di uomini comuni che si chiamano a essere soldati, delle loro paure e delle loro nostalgie, ma anche dei loro conflitti più intimi e di come la possibilità di essere ritratti in “uniforme” li inorgoglisca. E che fotografia, grafica e scrittura fossero un accompagnamento sobrio e misurato, senza che nessuna prevalesse sull’altra. Non volevamo che ci fosse una lettura imposta, un senso già dato, volevamo insistere invece sulle sfumature di un popolo e di un esercito così controverso.
Scegliere le foto e montare tutto insieme è stato un po’ più complicato, perché non è semplice staccarsi dai propri scatti; insieme abbiamo scelto le immagini che ci sembravano più significative e le abbiamo incasellate in un concept grafico essenziale ma dedicato, a cui sono affiancati brevi testi che aiutano lo spettatore a non perdersi.
Ci sono lavori fotografici in cui ciò che conta di più è la qualità della foto, la sua composizione; per Peshmerga invece volevamo che emergesse la storia collettiva degli uomini ritratti, e cosa rappresenta per il loro popolo.

COS’È B STUDIO

B STUDIO, un laboratorio creativo nel quartiere di San Lorenzo, a Roma, è nato da pochi mesi. I nostri ambiti sono la grafica, la fotografia e l’editoria, tutti e tre mischiati, tutti e tre peculiari. Non è un periodo facile, ma crediamo che ci sia sempre spazio per chi crede nella potenza del racconto. Per questo autoproduciamo le nostre idee in maniera libera e indipendente, cercando di intercettare la storia minore, o le numerose visioni di sguincio che il mainstream spesso tralascia. Con la speranza di poter andare sempre fieri di ogni nostro progetto. Peshmerga è il primo di una lunga serie, o almeno così ci auguriamo.

Margherita Macrì

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Margherita Macrì

Margherita Macrì

Nata in provincia di Lecce, dopo la laurea in Lettere ha coordinato per diversi anni l'Associazione Pugliese Editori. In seguito ha frequentato un master in Comunicazione, Management e Nuovi Media presso l'Università di San Marino, poi si è trasferita a…

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