Muore a 72 anni Mick Rock, leggendario fotografo di David Bowie, Queen e Lou Reed
Ad annunciare la sua scomparsa ai fan è un messaggio pubblicato sull’account Twitter del fotografo. Diventato celebre per aver “fotografato gli anni Settanta”
È morto a 72 anni Mick Rock, fotografo passato alla storia, diventando quasi una leggenda, per avere immortalato nei suoi scatti le più indimenticabili star della musica rock degli anni Settanta (e non solo): David Bowie, Iggy Pop, Lou Reed, i Queen, i Sex Pistols, Madonna, Snoop Dogg, Lady Gaga. Ad annunciare ai fan e al pubblico della rete la scomparsa di Rock è un messaggio pubblicato sul suo account Twitter: “Con il più triste dei cuori annunciamo che il nostro amato psichedelico Mick Rock ha compiuto il viaggio junghiano verso l’altra parte. Coloro che hanno avuto il piacere di esistere nella sua orbita, sanno che Mick è sempre stato molto di più di ‘The Man Who Shot The 70s’. Era un poeta della fotografia, una vera forza della natura che trascorreva le sue giornate facendo esattamente ciò che amava, sempre nel suo modo deliziosamente oltraggioso”.
MICK ROCK, TRA MUSICA E LEGGENDA
Nato a Londra nel 1948 e laureato a Cambridge in Poesia medievale, Michael David Rock (questo il suo nome all’anagrafe) inizia a fotografare concerti durante gli anni universitari. La svolta nella sua carriera arriva nel 1972, quando incontra David Bowie divenendone il fotografo ufficiale: immortala il Duca Bianco in immagini diventate iconiche, come quelle di Ziggy Stardust, e produce e dirige i video musicali di Space Oddity, Jean Genie e John, I’m Only Dancing. Ha realizzato inoltre cover di numerosi album, come quella per The Madcap Laughs di Barrett, Transformer e Coney Island Baby di Lou Reed, Raw Power di Iggy Pop and the Stooges, End of the Century dei Ramones e Queen II dei Queen, immagine quest’ultima che ha ispirato il video di Bohemian Rhapsody.
IL MONDO DI MICK ROCK
“Le stelle sembravano allinearsi senza sforzo per Mick quando era dietro l’obiettivo”, continua il messaggio su Twitter, che racconta inoltre Mick Rock uomo e artista. “Nutrirsi del carisma unico dei suoi soggetti lo elettrizzava e lo energizzava. Il suo intento sempre intenso. La sua concentrazione sempre totale. Uomo affascinato dall’immagine, ha assorbito tutti gli esseri che ha visto attraverso il suo obiettivo e si è immerso nella loro arte, creando così alcune delle più magnifiche fotografie che la musica rock abbia mai visto. Conoscere Mick era amarlo. Era una creatura mitica; un’esperienza simile non la proveremo mai più”.
– Desirée Maida
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