In mostra a Milano il fotografo della celebre “Napalm girl”
Compie cinquant’anni lo scatto che meglio di altri ha descritto al ferocia e la disperazione del conflitto in Vietnam. Oggi il suo autore, Nick Út, è protagonista della mostra allestita a Palazzo Lombardia a Milano
È piccola e minuta, avanza completamente nuda, la bocca spalancata in un urlo di terrore, i capelli scarmigliati: è una maschera di disperazione. È la protagonista del celebre scatto in bianco e nero del 1972, emblema della guerra del Vietnam, di fatto una fotografia ben costruita ed equilibrata, con soldati e soprattutto bambini che corrono spaventati lungo una strada, mentre una nube polverosa li insegue. È la famosa “Napalm girl”, ovvero Phan Thi Kim Phúc, attualmente in Italia insieme al fotografo vietnamita, Nick Út (Long An, 1951), Premio Pulitzer nel 1973, per la mostra From Hell to Hollywood allestita presso Palazzo Lombardia a Milano.
LA MOSTRA DI NICK UT A MILANO
La rassegna ripercorre l’intera carriera del noto fotoreporter dell’Associated Press, attraverso 61 immagini, dalla guerra del Vietnam alla vita quotidiana, dalla ricchezza di Los Angeles e lo star system alla povertà dei vagrant alle proteste cittadine e alle operazioni di spegnimento degli incendi in California, come suggerisce il titolo. Nick Út, infatti, il cui nome ‒ Huỳnh Công Út ‒ è stato occidentalizzato per renderlo più semplice ai fini lavorativi, si è trasferito negli Stati Uniti nel 1975. Idealmente, si passa dall’arancio del napalm a quello degli agenti utilizzati per domare il fuoco, in verità le fotografie storiche sono in un raffinato bianco e nero, reso ancora più potente della forza del colore.
‒ Vera Agosti
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