Cortona On The Move. Nuovo corso e nuovi direttori per il festival di fotografia in Toscana
Sotto la nuova direzione di Veronica Nicolardi e del fotografo Paolo Woods, promette di diventare un centro culturale internazionale per la produzione fotografica il festival nato in provincia d’Arezzo oltre 10 anni fa
Produzione, internazionalizzazione e contaminazione (con nuovi pubblici e media). Sono le tre parole d’ordine del nuovo corso di Cortona On The Move, il festival nato nel borgo medievale in provincia di Arezzo, che ideato nel 2011 dall’Associazione Culturale ONTHEMOVE, promuove la fotografia contemporanea, la ricerca di visioni e forme originali di comunicazione visiva e ora giunge alla sua dodicesima edizione – in programma dal 14 luglio al 2 ottobre – con un cambio ai vertici direzionali.
LA NUOVA DIREZIONE DI VERONICA NICOLARDI E PAOLO WOODS
Veronica Nicolardi e il fotografo Paolo Woods vanno a sostituire (a ruoli invertiti) Antonio Carloni – ora Vicedirettore delle neonate Gallerie d’Italia di Torino di Intesa Sanpaolo (dal 2015 uno dei partner del festival) – e Arianna Rinaldo, rispettivamente Direttore e Direttrice artistica fino all’edizione 2021: due professionisti che hanno messo al centro dell’interesse del festival la narrazione documentaristica contemporanea, con particolare attenzione all’incessante evoluzione del linguaggio visivo, rendendo Cortona On The Move un punto di riferimento internazionale. Questa filosofia continuerà, anche se con nuovi obiettivi: “Il festival rafforza la sua caratterizzazione territoriale ed estende le collaborazioni internazionali, porta Cortona nel mondo e il mondo a Cortona”, dichiara la nuova direttrice Veronica Nicolardi che lavora al festival fin dal terzo anno della sua nascita e ha dato un primo assaggio di questa nuova internazionalizzazione con lo sbarco del festival ad AlUla, in Arabia Saudita. “Crea e offre opportunità professionali uniche ai fotografi e a chi vuole diventarlo (con il nuovo premio Cortona On The Move Award N.d.R.). Presenta produzioni originali e inedite, con l’ambizione di affermarsi sempre più nella produzione fotografica a livello internazionale. Rende la sua ricerca sul linguaggio fotografico accessibile e comprensibile al grande pubblico, facendone un fattore di scambio e accrescimento culturale”.
“ME, MYSELF AND EYE”: IL TEMA DI CORTONA ON THE MOVE 2022
“Per me, assumere la direzione artistica di Cortona On The Move significa tornare in una veste diversa in un luogo che conosco bene, come spettatore e come fotografo”, interviene il nuovo direttore artistico Paolo Woods che si definisce fotografo appassionato alla fotografia. “Credo che Cortona On The Move non sia solo un luogo dove si espongono lavori fotografici, ma possa affermarsi ancor di più come fucina internazionale di produzione culturale e penso che la fotografia non abbia un significato univoco, ma plurale. Da questa riflessione nasce l’idea di ‘Me, Myself and Eye’, il tema di questa dodicesima edizione. Ispirandomi al titolo di una tra le più note ballate di Billie Holiday, ‘Me, Myself and I’, desidero che gli spettatori si interroghino su come la fotografia non sia mai assoluta, ma acquisisca diversi significati in base a chi la produce e chi la consuma. Il mio obiettivo è che vengano infranti i muri artificiosi tra fotografia ‘alta’ e ‘bassa’ e che i visitatori del festival ripartano da Cortona con la convinzione che la fotografia sia il linguaggio più adatto per decifrare il mondo che ci circonda”.
LE MOSTRE DI CORTONA ON THE MOVE
Dopo le giornate inaugurali (14-17 luglio), quando si daranno appuntamento a Cortona i più grandi esperti nazionali e internazionali del mondo della fotografia, impegnati in eventi, presentazioni, talk, workshop e letture portfolio insieme a giornalisti, registi, scrittori e musicisti, il festival ospiterà decine di mostre. Tutte dislocate tra il centro storico della città, la Fortezza medicea del Girifalco e la nuova location “Stazione C” a Camucia, frazione del Comune di Cortona: un ex magazzino del grano, un tempo delle Ferrovie dello Stato, e ora recuperato per fare da biglietto da visita del festival. Con nomi che vanno da Walter Niedermayr, con il progetto sul cantiere delle Gallerie d’Italia di Torino Transformations / Il dialogo tra il self e il luogo in partnership con Intesa Sanpaolo, a Martin Parr, qui in conversazione con gli scatti di anonimi fotografi: per riflettere su quanto cambi il significato di un’immagine a seconda dell’osservatore e del contesto.
-Claudia Giraud
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