È morta Giuliana Scimé, autorevole storica e critica della fotografia
Nata nel 1939 a Milano, l’autrice è morta a 83 anni. L’approccio che ne ha caratterizzato il lavoro ha avuto una componente fortemente umana, concentrandosi sull’esperienza individuale dei fotografi e dando risalto a quelli meno conosciuti
È morta Giuliana Scimè, nata a Milano nel 1939. È stata una delle più conosciute e importanti storiche e critiche della fotografia in Italia e ha saputo far riconoscere il suo stile autoriale grazie a un approccio improntato sull’esperienza individuale dei fotografi, di cui restituiva ritratti compiuti e approfonditi. In particolare, la sua azione si è sempre concentrata anche sulla valorizzazione di quegli artisti considerati “minori”, riuscendo nell’intento di farli uscire dalla nicchia ristretta degli intenditori di fotografia e presentarli a un pubblico più vasto.
LA FOTOGRAFIA SECONDO GIULIANA SCIMÉ
Giuliana Scimè si è laureata con una cattedra nel 1976 all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed è stata docente di Storia della Fotografia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Ha collaborato regolarmente con il Corriere della Sera, PrintLetter dal 1979, European Photography dalla sua nascita, Foto e Fotozoom (Messico) dal 1978, scrivendo dei suoi principali interessi: oltre alla fotografia contemporanea e a quella di inizio Novecento, anche pittura, tecnica mista e video arte. “All’epoca, PrintLetter e Camera furono le prime riviste che fecero scoprire questi Paesi ricchissimi di storia e di fotografia, come può essere il Messico, e come può essere Cuba”, raccontava in un’intervista pubblicata su Issuu. “Di Alberto Korda non si sapeva niente; si vedeva la fotografia del Che, ma non si sapeva nemmeno chi l’avesse ripresa”. Negli anni ’80 Giuliana Scimè è stata curatrice di programmi culturali della RAI, oltre ad aver fatto parte del dipartimento fotografico della Galleria Flaviana di Locarno in Svizzera dal 1979. Tra le sue pubblicazioni troviamo Il fotografo. Mestiere dell’arte (edito da Il Saggiatore, 2002), Homo viator. Percorsi negli spazi dello spirito (brossura), I grandi temi della fotografia – La foto sociale. Ha curato monografie e cataloghi, tra cui Tina Modotti. Fuoco che non muore, Francesca Galliani. Real, Antonio Guccione: Fashion and Faces, Paolo Ielli. Time Limits. Archeologia del futuro e Franco Fontana. Fotografie 1960-2000. “Giuliana Scimé, per sempre tanto mancata”, a darle il commiato è Fondazione Sozzani, sulla sua pagina Facebook. “Una critica fotografica unica una grande scrittrice, una vera amica. RIP”.
– Giulia Ronchi
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