Le foto di Mario Cresci su una storica impresa torinese alla Reggia di Venaria
La mostra “Omaggio all’Ingegno” è un progetto culturale creato dallo sguardo dell’artista in dialogo con la curatrice Elena Re, per festeggiare i 150 anni di Jacobacci & Partners
“Il senso di questa mostra è far entrare le persone nell’anima del progetto che è essenzialmente culturale e non solo documentale”. Con queste parole, la curatrice Elena Re introduce la bella esposizione di fotografie di Mario Cresci – dall’allestimento teatrale -, appena inaugurata alla Reggia di Venaria, per celebrare i 150 anni di Jacobacci & Partners, società torinese leader a livello europeo nell’ambito della tutela della proprietà intellettuale. La storia, ma anche l’umanità di questa azienda dai tratti molto olivettiani, traspare, infatti, dall’importante nucleo di opere realizzate nel 2005 dal fotografo originario di Chiavari in occasione del cambio di sede della Jacobacci & Partners negli ex stabilimenti tessili della GFT, poi entrate a far parte della sua collezione aziendale.
IL PROGETTO CULTURALE DELLA COLLEZIONE AZIENDALE DI JACOBACCI & PARTNERS
“Raccolte sotto il titolo ‘Omaggio all’Ingegno’, queste fotografie sono la lettura di un ‘Contesto’ (Torino, tra Borgo Dora e Quartiere Aurora), la storia di un ‘Edificio’ (Corso Emilia 8, ex sede del Gruppo Finanziario Tessile e attuale sede della Jacobacci & Partners), il racconto di una ‘Memoria’ (una storia imprenditoriale che si incrocia con la storia del design) e la scoperta di una ‘Identità’ (un luogo di lavoro che accoglie l’arte)” spiega Elena Re che dal 2002 cura la corporate collection delle 15 sedi di Jacobacci tra Italia, Francia e Spagna, pensando per ognuna di loro un progetto culturale ad hoc, in base alle rispettive acquisizioni di opere di arte contemporanea, con momenti dedicati alla didattica e agli open day per le famiglie dei dipendenti. E ora questo evento esterno all’azienda che nasce, in occasione del giro di boa dei 150 anni, da un desiderio di Enrica Acuto Jacobacci, Vicepresidente e CEO dell’azienda, di raccontarne le origini della riconversione in progetto culturale.
LA STORIA DELLA SOCIETÀ TORINESE LEADER NELLA TUTELA DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE
“Siamo un’azienda con solide radici, ma sempre proiettata al futuro”, dice Enrica Acuto Jacobacci, che commenta così la scelta di celebrare il 150° anniversario dell’azienda con una mostra: “La corporate collection nasce dalla volontà di innescare un dialogo tra l’arte contemporanea e il lavoro svolto nella tutela delle idee, perché innovazione e creatività sono un patrimonio da salvaguardare in ogni sua forma. Crediamo che l’arte sia un patrimonio da condividere, e per questo sono orgogliosa di questa mostra pubblica, ma anche di aver scelto Venaria Reale come location per i nostri eventi di celebrazione dei 150 anni per ricevere i nostri amici, colleghi, partner in una cornice magica”. Fondata nel 1872 a Torino, Jacobacci & Partners è oggi leader nel diritto industriale e nella proprietà intellettuale, con all’attivo la gestione di 100mila brevetti e 100mila marchi per conto di oltre 10mila clienti di ogni dimensione, settore e area geografica.
LA MOSTRA DI MARIO CRESCI ALLA REGGIA DI VENARIA
Un lavoro di consulenza che, nel corso degli anni, ha prodotto inevitabilmente molto materiale non solo documentario, ma soprattutto umano. E che ora si ritrova nelle fotografie di Cresci, andato a scavare negli archivi dell’azienda, ma anche a parlare con i dipendenti e le persone del quartiere, rivelando quotidianità nascoste, come la storia della Gioielleria Sella di zona in corso Giulio Cesare che si occupava della manutenzione degli orologi dell’azienda. “Nella sua unità, quest’opera di Cresci legge su più piani un tema centrale per Jacobacci & Partners: il tema dell’ingegno, inteso come invenzione e più in generale come intelligenza creativa”, continua Elena Re. “Il progetto si basa dunque su un profondo lavoro curatoriale, con un’ampia raccolta di documentazione e una ricognizione di testimonianze che fanno parte del vissuto quotidiano. Mario Cresci si è letteralmente immerso in tale realtà, stratificando pensieri, mettendo in relazione figure e mondi. Da tutto questo è scaturito il racconto custodito in ognuna delle sue fotografie”. Oggetti, documenti e scritti originali conservati negli archivi della Jacobacci & Partners completano questo percorso tra le fotografie di Mario Cresci.
Claudia Giraud
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