È surreale e femminista il nuovo Calendario Pirelli firmato da Emma Summerton
La fotografa australiana ha interpretato i molti volti del femminile mescolando realtà e fantasia grazie a donne che inseguono i propri sogni. Da Ashley Graham a Cara Delevigne e Emily Ratajkowski
“Sono le donne che mi ispirano, a essere al centro di tutto”: così la fotografa australiana Emma Summerton ha presentato le quattordici personalità al centro del Calendario Pirelli 2023. Love Letters to the Muse, questo il nome del 49esimo esemplare del mitico TheCal, è un omaggio alle donne che destano ammirazione ed emulazione e che, come nell’antica Grecia, incarnano allo stesso tempo le arti e le discipline che ispirano in un’ottica sovrannaturale e simbolica: al posto di Melpomene, Talia e Calliope abbiamo la Veggente, la Fotografa, la Regina, l’Esperta di Tecnologia, la Pittrice, l’Atleta, la Scrittrice, la Performer, il Folletto, la Musicista, la Narratrice, la Saggia, la Cacciatrice di Sogni e l’Attivista. Chiamate a rappresentare questi ideali, moderni e fiabeschi insieme, vi sono altrettante bellissime modelle, tutte legate in modo personale alla “divinità” impersonata: Emily Ratajkowski, per esempio, è davvero una scrittrice, dopo l’esperienza di successo del volume My Body, così come Ashley Graham è da anni un’attivista della body positivity, Sasha Pivovarova una pittrice, Guinevere Van Seenus una fotografa, e così ancora per tutte le donne coinvolte nel progetto.
LE MUSE DI EMMA SUMMERTON NEL NUOVO CALENDARIO PIRELLI
“Sognare è sempre stata una parte importante della mia vita”, racconta Summerton, “e con questi sogni voglio ispirare chi guarda, aprirgli la mente”. È una raccolta di visioni simboliche e metamorfiche la collezione di scatti della quinta donna a firmare il Calendario, dopo Sarah Moon, Joyce Tenenson, Inez Van Lamsveerde e Annie Liebovitz (per ben due volte). Le potenti figure, richiamate dalle farfalle e dai fiori a corredo dell’opera, hanno “guidato” l’autrice in un ritratto multiforme – coadiuvato anche dall’energia di sorellanza nata da un team di lavoro quasi esclusivamente femminile – che si snoda tra Londra e New York in scenari esoterici e floreali, ispirati dalle opere di Vali Myers e Leonora Carrington (in linea con Il latte dei sogni alla Biennale di quest’anno). Ogni sfumatura di Love Letters to the Muse è un’ode alle donne vere, che come dice la stessa Ratajkowski nel video del backstage rilasciato qualche mese fa “vogliono solo esistere nel proprio corpo”. “L’immaginazione è uno strumento potente, e qui ha una valenza doppia: da un lato, farci uscire dal flusso costante di informazioni e preoccupazioni che ci circonda, dall’altra individuare la forza di persone reali, che il mondo lo stanno cambiando”, spiega Summerton. “Questa onestà può avere una connotazione estremamente politica: lo vediamo nei Paesi dove le libertà che diamo per scontate sono combattute con il sangue”.
PAROLA ALLE MUSE: LE MODELLE DEL NUOVO CALENDARIO PIRELLI
“Emma voleva persone che l’avessero ispirata o che sarebbe voluta essere: quando mi ha chiesto di fare l’Attivista, in virtù del mio ventennale lavoro di body diversity advocate, mi sono presentata con tutta me stessa”, racconta la celebre modella curvy Ashley Graham, volto di Revlon e mese di dicembre per il Calendario. “Questa è una stepping stone, ma non basta: ciò che serve è che più persone siano coinvolte e ne parlino, rompendo il circolo vizioso della moda che nega l’accesso ai corpi diversi”, continua. A credere che questo sia comunque un momento storico, che ha permesso la raccolta di tanti volti e identità diverse, è invece Precious Lee, che come modella afroamericana e curvy si concentra sui progressi fatti per arrivare a questo punto: “Il mondo era molto diverso qualche anno fa, la mia presenza qui lo dimostra: il cambiamento sta accadendo, e dobbiamo apprezzare il progresso fatto dall’industria della moda”. Questi successi sono una causa cruciale nella sua vita, che esattamente come nel calendario ruota sì intorno alla bellezza ma anche alla creatività: con una sceneggiatura nel cassetto, Lee promette di portare sullo schermo nuove narrative e nuovi personaggi che riflettano meglio le persone reali.
La creazione di nuovi scenari, dopotutto, è possibile anche solo dando alle persone la possibilità di esprimersi: “Io sono davvero fotografa, la macchina nello scatto è la mia”, racconta Guinevere Van Seenus, modella e artista che quest’anno ha realizzato anche una serie di polaroid intarsiate di perline per la nuova collezione di Alexander McQueen. “È stato toccante essere finalmente vista nella mia identità completa”, ha continuato, spiegando come Summerton le abbia lasciato la libertà di scattare in autonomia sul set, oltre che di legare con la sua co-star, il gufo Lucas. Si è sentita vista e rappresentata anche Lauren Wasser, famosa sui social come “girl with the golden legs” per le protesi scintillanti alle gambe, i suoi “trofei”. Ispirato a Giovanna d’Arco e ai Tarocchi, il suo scatto impersonante l’Atleta comunica tutta la potenza della sua resilienza, caratteristica che secondo la modella è però insita in tutti: “Gli esseri umani hanno questa forza, questo istinto: va solo trovato, accettato e fatto uscire nella vita di tutti i giorni. Spesso noi ci limitiamo, io sono la prova vivente che qualunque cosa ti accada non può fermarti. Emma questo l’ha visto subito, e così ha dato vita a uno scatto… badass!”.
Giulia Giaume
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