Nasce a Torino Festival internazionale di fotografia. Si parte a primavera 2023
Siglato l’accordo tra i promotori: enti locali e banche. Si prevede una primavera ricca di mostre, eventi, esposizioni, fiere, appuntamenti off sparsi in numerose location sotto il comune denominatore della fotografia
Non poteva che nascere a Torino un Festival internazionale di fotografia, città dove fino al 2005 si è sempre svolta la Biennale Internazionale di Fotografia (quella del 2003 curata da Anna Detheridge), con Denis Curti in qualità di Direttore Artistico della Biennale (e della Fondazione Italiana per la Fotografia commissariata nel 2006) curandone ben 4 edizioni e Uliano Lucas che ha curato l’ultima del 2005 (Fotogiornalismo italiano). Così, dopo quasi 20 anni, l’arte fotografica di tutto il mondo torna ad essere protagonista, in modo sistematico e strutturato, sotto la Mole. Per la realizzazione dell’evento, la cui prima edizione è prevista nel 2024 (anche se il 2023 è considerao anno zero di lancio con alcuni appuntamenti di avvio), è stata infatti appena siglata l’intesa tra i promotori: Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di commercio di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Intesa Sanpaolo.
UN APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE A CADENZA ANNUALE IN PIÙ SEDI
“La firma di oggi nasce da un ampio lavoro di squadra all’insegna dei grandi eventi, ma rappresenta solo un punto di partenza per un impegno più ampio che coinvolgerà il mondo della fotografia italiano”, ha affermato Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino: “il Festival sarà, infatti, lo spunto per posizionare Torino a livello internazionale su temi come nuove tecnologie, digitale, creatività, design, con il coinvolgimento di tutti i soggetti culturali e scientifici presenti in città e in regione, a partire dagli atenei. Una primavera ricca di mostre, eventi, esposizioni, fiere, appuntamenti off sparsi in numerose location renderanno la fotografia il nuovo motivo imperdibile per scegliere di venire a Torino”. L’appuntamento sarà internazionale e a cadenza annuale, a partire dalla primavera del 2023, con una prospettiva almeno triennale, portando a Torino e in Piemonte un grande evento articolato in una serie di momenti in più location, tra cui mostre temporanee specifiche, una fiera specializzata, attività didattiche, incontri partecipati, committenze artistiche, eventi off, declinati ogni anno su un tema differente.
TORINO UNA CAPITALE DELLA FOTOGRAFIA A LIVELLO INTERNAZIONALE
Il tutto tenendo conto della profonda tradizione culturale e artistica del territorio (proprio a Torino nel 1839 è stata scattata la prima fotografia in Italia) e riconoscendo le iniziative incentrate su creatività e innovazione tra i principali motori di sviluppo e fattori di crescita non solo turistica della città. “La firma di oggi, frutto della sinergia tra vari player della città, lancia una nuova sfida: fare di Torino una capitale della fotografia a livello internazionale”, ha dichiarato il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci, nonché Amministratore Delegato e Direttore Generale di OGR Torino. “Il festival ‘scatta’ l’immagine del futuro: offre una nuova opportunità per portare il mondo in città e la città nel mondo, e per rafforzare la commistione tra arte e tecnologia nel segno dell’ArTechnology, un ‘mega trend’ sul quale certamente puntiamo per lo sviluppo del territorio”.
LE SEDI A TORINO DEDICATE ALLA FOTOGRAFIA
Certo a Torino, ora non mancano le sedi dedicate alla fotografia con le quali intessere virtuose sinergie. A partire da CAMERA Centro Italiano per la Fotografia, il cui direttore Walter Guadagnini aveva preconizzato nel lontano 2017, in una nostra intervista, un festival del genere. Poi ribadito con più certezze da Roberto Casiraghi: “Sarà la prima edizione di un grande festival che nasce come il tentativo degli enti locali di costruire un’occasione legata sempre all’arte contemporanea, ma in primavera, e allargare lo spettro che oggi è concentrato solo a novembre”: queste le sue parole al debutto nel 2019 della sua The Phair, una fiera boutique sulla fotografia che ha appena annunciato le date della sua quinta edizione (5/6/7 maggio con opening il 4 maggio 2023). Senza dimenticare le neonate Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo dedicate proprio alla fotografia, quarta sede a Torino del polo museale del Gruppo. “Le Gallerie d’Italia mettono a fattor comune il proprio impegno nella valorizzazione della fotografia contemporanea per dare vita a un’importante iniziativa condivisa con le principali realtà torinesi pubbliche e private”, ha concluso Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Gallerie d’Italia. “Il nuovo Festival potrà aggiungere nuovi contenuti alla già ricca offerta culturale della città e consolidare il ruolo identitario della fotografia per la città di Torino“.
L’ORGANIZZAZIONE DEL FESTIVAL ALLA FONDAZIONE PER LA CULTURA TORINO
Come previsto dal Protocollo, i firmatari affideranno l’organizzazione del Festival alla Fondazione per la Cultura Torino, che opererà coinvolgendo, nelle attività di sviluppo e produzione, i soggetti del territorio dotati di riconosciute competenze scientifiche e divulgative nel settore e inseriti in articolate reti di relazioni nazionali e internazionali, al fine di garantire un’unica comunicazione con la massima inclusione e diffusione dell’iniziativa. Tra i primi obiettivi del gruppo di lavoro, l’assegnazione dell’incarico di Direzione Artistica aperto a primari esperti curatori nazionali e internazionali (persone fisiche, collettivi o enti). Tra i compiti del Direttore artistico quello di mappare e coordinare le istituzioni, i musei, le fiere, le iniziative e gli spazi d’arte torinesi che già lavorano nel mondo della fotografia, in modo da giungere alla condivisione di un nuovo brand e di un unico palinsesto, a partire dal tema individuato di anno in anno, e parallelamente coinvolgere altri partner locali, nazionali e internazionali, anche non necessariamente connessi al mondo della fotografia, per favorire la interdisciplinarietà e l’allargamento del pubblico di riferimento.
Claudia Giraud
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