La 58esima edizione del Wildlife Photographer of the Year in mostra al Forte di Bard
Il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica, promosso dal Natural History Museum di Londra, arriva alla sua 58esima edizione. Oltre 38mila scatti provenienti da 93 paesi sono stati selezionati e premiati
Il Forte di Bard, rimasto per lo più intatto dal momento della sua costruzione, rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza del primo Ottocento della Valle d’Aosta. La struttura presenta tre corpi principali, l’Opera Ferdinando, l’Opera Vittorio e l’Opera Carlo Alberto, per un totale di 283 locali immersi nella natura. Ed è proprio in questi spazi, e più precisamente nelle Sale delle Cannoniere, che sono ospitati gli scatti della 58esima edizione del Wildlife Photographer of the Year, il prestigioso riconoscimento inglese che premia la tecnica e l’originalità della fotografia naturalistica. Un progetto che celebra la flora e la fauna attraverso lo sguardo sensibile di fotografi provenienti da tutto il mondo, inaugurando contestualmente nella prima delle tre date della Giornata della Terra (iniziativa dedicata al tema del “Clima e biodiversità” promossa proprio dal Forte con il coinvolgimento di oltre 650 studenti di 16 scuole primarie della regione).
I VINCITORI DEL WILDLIFE PHOTOGRAPHER OF THE YEAR IN MOSTRA AL FORTE DI BARD
Percorrendo le Sale delle Cannoniere, ogni singola foto (sono allestite in light panels, conferendo loro una luminosità inedita) apre una finestra verso paesaggi lontani, come nel caso dell’americana Karine Aigner, incoronata fotografa naturalista dell’anno per The big buzz. La straordinaria immagine immortala una palla ronzante di api cactus che rotola sulla sabbia calda in un ranch del Texas. Katanyou Wuttichaitanakorn, il sedicenne tailandese appassionato naturalista e fotografo dall’età di 12 anni, è stato premiato come Young Wildlife Photographer of the Year 2023 per The beauty of baleen, immagine che ritrae la particolarità dei colori e della pelle di una balena emersa a Bryde. Nella rosa dei vincitori sono presenti anche artisti italiani, come Ekaterina Bee che si aggiudica un premio per Battle stations, suggestivo scatto di due stambecchi alpini che si sfidano per la supremazia, per poi passare alle menzioni speciali con il fotografo Alessandro Gruzza (Highly Commended categoria Wetlands – The Bigger Picture) con The living reservoir scattata nelle aree paludose del lago Chungarà sulle Ande Cilene, e Lorenzo Shoubridge (Highly Commended categoria Mammals) con la foto Dormouse as moth-catcher che immortala un ghiro intento a cacciare nel Parco Naturale del Mont Avic.
Valentina Muzi
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