Fotografia e rave party nella mostra di Chiara Fossati a Catania
Libertà di espressione e autonomia: spinge a riflettere su questi temi la mostra di Chiara Fossati da 2LAB: una rara testimonianza visiva della scena rave degli anni ’90 e Duemila
La rassegna fotografica Libertà, a cura dello spazio culturale 2LAB, inaugura il terzo appuntamento con una mostra dedicata ai rave e ai free party, che raccoglie immagini scattate nel corso di sette anni in diversi Paesi europei. Il racconto autentico, che svela l’innocenza dello sguardo adolescente, figura oggi come testimonianza storica.
CHI È CHIARA FOSSATI
Fotografa di stanza a Milano, Chiara Fossati (Legnano, 1984) ha studiato tra Firenze e Londra, dove ha ottenuto un master in Fotografia e Cultura Urbana. Oggi insegna Storia della Fotografia Contemporanea allo IED di Milano e dal 2020 è membro di Cesura Publish, collettivo fotografico fondato da Alex Majoli, pluripremiato fotoreporter dell’agenzia Magnum Photos.
Cesura nasce in una bottega artigianale nelle campagne piacentine e oggi conta diciassette fotografi. Insieme lavorano anche alla curatela di mostre e a progetti editoriali. Cesura Publish è diventata da poco casa editrice, specializzata nella pubblicazione di libri fotografici a edizioni limitata, tra cui il primo libro di Chiara Fossati: WHATEVER.
IL LIBRO WHATEVER
Adolescente alla ricerca di avventure, Chiara Fossati inizia a frequentare fabbriche abbandonate e boschi isolati ancora giovane, portando sempre con sé la sua macchina fotografica. L’intento non è quello di restituire una prova storica, ma di immortalare quei trasognati momenti di libertà.
I ritratti dei suoi compagni di viaggio, delle strade abitate da furgoni adattati a palchi, dei muri di altoparlanti da cui risuona la musica ininterrottamente sono simboli della cultura rave degli Anni Novanta, immortalati con uno sguardo spontaneo.
LA MOSTRA DI CHIARA FOSSATI A CATANIA
Scattate tra il 1999 e il 2006, le fotografie analogiche in bianco e nero raccontano una storia intima, quella che Chiara Fossati ha intessuto con la sua “famiglia adottiva”, come lei ama definirla. Una famiglia che abita la pista da ballo, dove ognuno può finalmente essere sé stesso. Nessuna regola né costrizione, il rituale della libertà si consuma a ritmo di musica in edifici abbandonati e in luoghi naturali.
Le fotografie di Fossati testimoniano uno spaccato di realtà, quello dei rave party, oggi al centro di controversie politiche. Non è lontano il decreto-legge, approvato dal Consiglio dei ministri il 31 ottobre scorso, che sancisce l’illegalità dell’occupazione di terreni o edifici, pubblici o privati, da parte di più di cinquanta persone. Eppure, l’idea di questa esposizione precede i dibattitti sul tema e si costituisce come prova storica inaspettata.
Per una fortuita coincidenza, il lavoro di Chiara Fossati diventa oggi un manifesto di protesta contro la condanna di una cultura che da sempre accoglie il desiderio della libera espressione identitaria. La potenza di queste immagini si incastra nel presente tormentato e accompagna la riflessione contemporanea sull’autonomia dell’individuo.
Vittoria Mascellaro
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