Francesca Malgara è la nuova direttrice artistica della fiera MIA Photo Fair di Milano
Si terrà a Milano ad aprile 2024 (in contemporanea al miart) la XIII edizione della fiera fotografica più longeva d’Italia. Oltre alla nuova direttrice, annunciati anche il cambio di sede e il tema che orienterà i progetti espositivi delle gallerie
Dal Superstudio Maxi, che ha ospitato la XII edizione della manifestazione lo scorso marzo, alla nuova sede di Allianz MiCo. È questa una delle novità annunciate da Fiere di Parma per il 2024 di MIA Photo Fair, prima fiera fotografica nata in Italia, che nel gruppo parmense è entrata nel 2022, ricavando il profilo ancor più internazionale apprezzato in occasione dell’ultima uscita.
FRANCESCA MALGARA NUOVA DIRETTRICE ARTISTICA DI MIA
Ma è soprattutto la nomina di un nuovo direttore artistico a catalizzare l’attenzione: sarà Francesca Malgara a dirigere i lavori per la XIII edizione della fiera – in programma dal 10 al 14 aprile 2024 dopo anni in simultanea a miart e anche in adiacenza vista la nuova sede – che ha già aperto le iscrizioni per partecipare: i progetti espositivi saranno selezionati da un nuovo Comitato Scientifico, composto, oltre che dalla direttrice artistica, anche da Domenico De Chirico, Emanuela Mazzonis e Rischa Paterlini. Laureata in Fotografia e Multimedia presso l’Università di Westminster, a Londra, Malgara non è una nuova conoscenza per MIA, per cui già in passato ha rivestito un ruolo nell’Advisory Board. Al lavoro nella capitale inglese fino alla fine degli anni Novanta, presso la Michael Hoppen Gallery, negli anni a seguire ha collaborato con altre gallerie internazionali (Photology Gallery, Robilant + Voena), curando diverse mostre, mentre dal 2006 è impegnata nell’organizzazione di fiere d’arte (oltre a Mia, Mint). Fa inoltre parte del comitato di selezione per il premio fotografico Prix Pictet. A lei spetterà il compito di sviluppare il tema della prossima edizione di MIA, Changing, con riferimento a diversi cambiamenti in atto nel nostro presente e nella società che vuole guardare con fiducia al futuro, dall’emergenza climatica alle battaglie per il riconoscimento dei diritti civili, alle sfide poste dalla trasformazione economica e tecnologica. “Changing” spiega Francesca Malgara in merito “significa cercare coraggiosamente un’alternativa alla situazione di crisi generale che ai nostri tempi tocca la sfera personale, politica ed economica mondiale. Il mio desiderio, che mi auguro sia condiviso anche dai nostri ospiti e dalle gallerie, è che gli espositori progettino i loro stand come vere e proprie mostre che attivino il cambiamento, concentrandosi sulla centralità della persona, il rispetto per l’ambiente e per la biodiversità, sulla responsabilità del singolo, la valorizzazione del femminile, del dialogo tra le parti e la forza della comunità”. Così la pensa Ilaria Dazzi, Exhibition Director di MIA Fair, che non esita a definire l’edizione 2024 della manifestazione ‘attivista’, “nel senso di un salone che prende posizione, si apre sempre di più alla contemporaneità e alle sfide che siamo chiamati ad affrontare come singoli e come umanità”, attraverso uno strumento, com’è la fotografia, di narrazione potente.
MIA PHOTO FAIR 2024. IL PROGRAMMA
Dunque l’auspicio degli organizzatori è che MIA diventi anche e soprattutto “un laboratorio di pensiero e cultura”, per immaginare il futuro attraverso la fotografia. La fiera presenterà come di consueto diverse sezioni: accanto alle gallerie affermate chiamate a presentare opere unite da un filo conduttore comune (Main Section), ci sarà spazio per un confronto tra la fotografia e gli altri media artistici, come scultura, installazione, pittura e video (Beyond Photography – Dialogue, a cura di Domenico de Chirico). Mentre Reportage Beyond Reportage, curato da Emanuela Mazzonis di Pralafera, si concentrerà sul reportage, che si tratti di fotografia documentaria, fotogiornalismo o street photography; un focus speciale sarà dedicato a un Paese straniero ancora da svelare, per esplorare l’incontro tra Oriente e Occidente (spazio a cura di Rischa Paterlini).
Livia Montagnoli
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