A Benevento i grandi artisti fotografati da Claudio Barontini
Da Patti Smith a Vittorio Gassman, da Monicelli a Verdone: i ritratti del fotografo livornese vanno in mostra nell’ex Convento dei Domenicani a San Giorgio La Molara
Non è tra coloro che si affidano a uno scatto fugace, a un lampo casualmente rubato al flusso della realtà. Ogni lavoro di Claudio Barontini (Livorno, 1954) è la cristallizzazione dell’istante autoriale, narrativo ed empatico, nel rispetto “del momento è della semplicità del reale”, come egli stesso ama affermare. Per ciascuno dei suoi scatti Barontini ha una storia da raccontare, che ne traccia le circostanze e la genesi: Patti Smith, Renato Balestra, Lina Wertmüller, Lindsay Kemp, Franco Zeffirelli, Vittorio Gassman, Mario Monicelli, Carlo Verdone, Sophia Loren, Re Carlo III d’Inghilterra, sono solo alcuni dei soggetti immortalati.
Claudio Barontini, Claudio Barontini Photos. I volti e la storia, Sophia Loren. Pinacoteca Comunale, San Giorgio La Molara, 2023
LA MOSTRA DI BARONTINI A SAN GIORGIO LA MOLARA
Ogni lavoro si pone come un tramite emotivo fra l’osservatore e la persona ritratta. Il fotografo è di volta in volta l’artefice di questa transizione. La dinamica è quella mirabilmente descritta da Roland Barthes nel percorso d’intenti che va da come il soggetto crede di essere a quello di cui il fotografo si serve per la sua arte, passando attraverso ciò che il soggetto vorrebbe apparire e ciò che il fotografo stesso percepisce del soggetto. È lo stesso Barontini a raccontarlo, divertito, a proposito di Mario Soldati, quando il grande scrittore, ormai anziano, rifiutava l’idea di dover ancora preoccuparsi di riempire l’immagine di allusioni al proprio ruolo, o come nel caso di Pietro Cascella, a cui Barontini è stato legato da lunga amicizia, il viso del quale resta nascosto dietro lo strumento dell’artista: la sua mano.
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Claudio Barontini, Claudio Barontini Photos. I volti e la storia, Pietro Cascella. Pinacoteca Comunale, San Giorgio La Molara, 2023
BARONTINI DALLA MUSICA ALLA FOTOGRAFIA
Claudio Barontini si accosta all’arte da giovanissimo, frequentando a Livorno l’Accademia di arte figurativa, ma la sua prima passione è la musica. Studia contrabbasso al Conservatorio e dal 1973 inizia a suonare il basso elettrico nel gruppo musicale di Milva, che segue per otto anni in tutti i suoi concerti in giro per il mondo. Da questi viaggi scaturisce la passione per il racconto fotografico, che lo porta gradualmente a diventare professionista, con l’attiva partecipazione editoriale a riviste come L’Europeo e Chi. Innumerevoli, inoltre, sono le collaborazioni artistiche e le pubblicazioni su magazine nazionali ed esteri.
Alessandro Iazeolla
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