Il progetto fotografico sul Terzo Settore italiano
Comincia il suo tour internazionale “Italia Inclusiva”, la mostra promossa dal Ministero degli Esteri che descrive il Terzo Settore italiano attraverso lo sguardo di sei talenti della fotografia contemporanea. Ne parlano i curatori Cosimo Bizzarri e Matteo de Mayda
La sorgente, di Marina Caneve in collaborazione con Farm Cultural Park. Vista sulla città da Human Forest a Palazzo Miccichè. Farm Cultural Park, Favara, 2022
“Se è davvero l’umana solidarietà quella che ti conduce a visitare l’ospizio dei vecchi, il manicomio, il carcere, provalo lasciando a casa la macchina fotografica”. In questo passaggio del manifesto intitolato Non fotografare di Ando Gilardi ci sono tutte le difficoltà che la fotografia sociale si trova ad affrontare oggi. Se da un lato, infatti, deve restare fedele alla sua missione originale, quella di testimonianza, denuncia e solidarietà con le vittime della nostra società, dall’altro deve trovare il coraggio di andare oltre i confini che finora ne hanno delimitato la pratica.
Il progetto Italia Inclusiva va in questa direzione. Promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e curato da Baringo, Italia Inclusiva racconta sei realtà italiane del Terzo Settore che negli ultimi anni sono riuscite a costruire contesti di solidarietà resistenti e meritevoli di essere valorizzati e sostenuti. Per rappresentarle, sono stati scelti cinque autori e un collettivo che non si occupano esclusivamente di fotografia sociale, ma negli anni hanno saputo spaziare tra generi diversi, consolidando ciascuno la propria poetica. Si tratta di TerraProject, Giulia Iacolutti, Marina Caneve, Louis de Belle, Alessandro Imbriaco e Federica Sasso.
Il risultato finale è un progetto caratterizzato da linguaggi eterogenei ‒ dal reportage alla fotografia partecipativa, dal ritratto alla video arte ‒ che danno voce alla grande varietà di soggetti, contesti e approcci che caratterizzano il Terzo Settore italiano.
Accompagnato da un libro fotografico disponibile in sei copertine diverse, Italia Inclusiva sarà in mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo fino al 9 giugno. Nei mesi successivi proseguirà il suo tour internazionale con il sostegno della rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura.
Estratto dal testo curatoriale di Cosimo Bizzarri e Matteo de Mayda (Baringo)
1 / 24La sorgente, di Marina Caneve in collaborazione con Farm Cultural Park. Vista sulla città da Human Forest a Palazzo Miccichè. Farm Cultural Park, Favara, 20222 / 24 La sorgente, di Marina Caneve in collaborazione con Farm Cultural Park. Vista su un’area demolita in attesa di ricostruzione. Favara, 20223 / 24La sorgente, di Marina Caneve in collaborazione con Farm Cultural Park. Prime Minister. Farm Cultural Park, Favara, 20224 / 24Italia Inclusiva. Photo Martina Caneve5 / 24I custodi di Corviale, di Terraproject in collaborazione con Calciosociale. Foto di gruppo con alcuni giocatori del torneo di Calciosociale: in nero la squadra J.K. Rowling, in bianco la squadra A. Zanardi e in celeste la squadra V. Perniciaro. Roma, 20226 / 24I custodi di Corviale, di Terraproject in collaborazione con Calciosociale. Sofia, 10 anni, con la sorella Asia, 15 anni. Giocano a calcio sociale da due anni. Roma, 20227 / 24I custodi di Corviale, di Terraproject in collaborazione con Calciosociale. Mirko, 14 anni, gioca a calcio sociale da cinque anni. Roma, 20228 / 24I custodi di Corviale, di Terraproject in collaborazione con Calciosociale. L’anfiteatro nei pressi del Nuovo Corviale. Roma, 20229 / 24SENZA – CARNE, di Giulia Iacolutti in collaborazione con Talking Hands. Abito SENZA – CARNE. Laboratorio Talking Hands presso OpenPiave (ex Caserma Piave), Treviso, 202210 / 24SENZA – CARNE, di Giulia Iacolutti in collaborazione con Talking Hands. Tagliacuci. Atelier Talking Hands, Treviso, 202211 / 24SENZA – CARNE, di Giulia Iacolutti in collaborazione con Talking Hands. Dettaglio di tessuti wax. Atelier Talking Hands, Treviso, 202212 / 24SENZA – CARNE, di Giulia Iacolutti in collaborazione con Talking Hands. Dettaglio di tessuti del lanificio Paoletti. Atelier Talking Hands, Treviso, 202213 / 24Senza titolo, di Louis De Belle in collaborazione con Bar Senza Nome. Borovyk lavora al banco e si occupa di cocktail, vini e birre. Qui è ritratto nel magazzino sotterraneo, dove si sostituiscono i fusti delle birre. Il suo segno significa “birra”. Bar Senza Nome, Bologna, 202214 / 24Senza titolo, di Louis De Belle in collaborazione con Bar Senza Nome. Mickael è nato a Marsiglia e si è trasferito a Bologna per lavorare in cucina e al banco al Bar Senza Nome. Utilizza la LIS inglese e il suo segno è traducibile come “tipico loro” o “tipico della comunità sorda”. Bar Senza Nome, Bologna, 202215 / 24Senza titolo, di Louis De Belle in collaborazione con Bar Senza Nome. Alfonso, 38 anni, insieme a Sara ha fondato il Bar Senza Nome nel 2012. Nel sotterraneo ha ricavato un piccolo studio dove registra video rivolti alla clientela del bar e alla comunità sorda. Il suo segno significa “spritz”. Bar Senza Nome, Bologna, 202216 / 24Senza titolo, di Louis De Belle in collaborazione con Bar Senza Nome. Bar Senza Nome, Bologna, 202217 / 24Catacumbas di Alessandro Imbriaco in collaborazione con Coop. Rione Sanità. Napoli, 202218 / 24Catacumbas di Alessandro Imbriaco in collaborazione con Coop. Rione Sanità. Napoli, 202219 / 24Catacumbas di Alessandro Imbriaco in collaborazione con Coop. Rione Sanità. Napoli, 202220 / 24Catacumbas di Alessandro Imbriaco in collaborazione con Coop. Rione Sanità. Napoli, 202221 / 24Interviews di Federica Sasso in collaborazione con SheTech. Martina. Interview #1. Milano, 202222 / 24Interviews di Federica Sasso in collaborazione con SheTech. Immagine generata dall’algoritmo d’intelligenza artificiale DALL•E in base alla richiesta: “Portrait of a woman working in the nuclear power industry” (“Ritratto di una donna che lavora nell’industria nucleare”), 202223 / 24Interviews di Federica Sasso in collaborazione con SheTech. Immagine generata dall’algoritmo dell’intelligenza artificiale DALL•E in base alla richiesta: “We want to bridge the gender gap in the digital and tech industry” (“Vogliamo colmare il gap di genere nelle industrie del tech e del digitale”), 202224 / 24Interviews di Federica Sasso in collaborazione con SheTech. Irene. Interview #3. Milano, 2022
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