Morto Elliott Erwitt, il grande fotografo degli scatti in bianco e nero

Membro della Magnum Photos e autore di celeberrimi scatti ai protagonisti del mondo del cinema, Elliott Erwitt è morto a New York a 95 anni. Ne ripercorriamo la vita e la carriera

È morto a 95 anni Elliott Erwitt, fotografo tra i più rappresentativi e amati del Novecento e anche del nuovo millennio. Membro della Magnum Photos dal 1953, è diventato celebre per i suoi scatti in bianco e nero che ritraggono situazioni assurde tratte dalla vita quotidiana, osservate attraverso il suo sguardo empatico e ironico. Caratteristica, questa, che hanno reso Erwitt il “fotografo della commedia umana”. Stando a quanto riportato dal New York Times, Erwitt è morto durante il sonno, nella sua casa a New York.

Elliott Erwitt. La vita

Nato a Parigi nel 1928, Elio Romano Erwitz era figlio di genitori ebrei di origine russa. Fino al 1938 visse con la sua famiglia in Italia, per poi migrare negli Stati Uniti per via delle leggi razziali fasciste. Ed è negli Stai Uniti che Erwitt si forma come fotografo, studiando al Los Angeles City College, e poi cinema alla New School for Social Research di New York. Inizia a lavorare come assistente di Roy Stryker (che lo assume alla Standard Oil Company, per la quale realizza un libro fotografico e un reportage sulla città di Pittsburgh), ed entra in contatto ed è influenzato anche da Robert Capa ed Edward Steichen. Nel 1953 entra a fare parte dell’agenzia Magnum (di cui diventerà presidente nel 1968, e ricoprendo la carica per tre mandati), e inoltre collabora con le riviste Collier’sLookLife e Holiday e per le aziende Air France e Klm.

Elliott Erwitt e il cinema

Erwitt si dedica anche al cinema, e non solo come fotografo: è celeberrimo il suo scatto al cast del film Gli Spostati, del 1961, con Marilyn Monroe, Clark Gable, Montgomery Clift, Eli Wallach, il regista John Huston, lo scrittore Arthur Miller e il produttore Frank Taylor; mentre a partire dagli anni Settanta inizia a fare il regista di documentari e film, tra cui ee (1970), Beauty Knows No Pain (1971) e Red, White and Bluegrass (1973).

Le opere fotografiche di Elliott Erwitt

Numerosi i libri di cui è autore, tra cui Eastern Europe (1965), Photographs and Anti-photographs (1972), Observations on American Architecture (1972), The Private Experience (1974), Son of Bitch (1974), Recent Developments (1978), The Angel Tree (1984), Personal Exposures (1988), On the Beach (1991), To the Dogs (1992), Between the Sexes (1994), Dog Dogs (1996), Museum Watching (1998), Snaps (2001), Elliott Erwitt’s Handbook (2002), Woof (2005), Personal Best (2006), Unseen (2007), Elliott Erwitt’s Dogs (2008), Elliott Erwitt’s New York (2008), Elliott Erwitt’s Rome (2009), The Art of André S. Solidor (2009), Elliott Erwitt’s Paris (2010), Angel Tree III (2011), Sequentially Yours (2011), XXL (2012), Kids (2012), Elliott Erwitt’s Kolor (2013), Regarding Women (2014), Cuba (2017), Pittsburgh 1950 (2017), Elliott Erwitt’s Scotland (2018).

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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