A Milano le foto inedite di Olivero Toscani dedicate alla cacca
Realizzate dal fotografo nel 1998 per COLORS Magazine, le opere ritraggono escrementi umani e animali e sono inedite: finora non sono mai state esposte. Letteralmente foto di merda!
È dedicata a un tabù del nostro tempo la nuova mostra di Oliviero Toscani (Milano, 1942) presentata da Galleria Lampo, negli spazi riqualificati dell’ex scalo ferroviario Farini a Milano, dal 21 febbraio al 24 marzo 2024: “la cacca è l’unica cosa che l’essere umano fa senza copiare gli altri, non c’è niente di più personale e ogni volta è un’opera d’arte”, esordisce il fotografo. Escrementi umani e animali (come quelli di scimpanzè, mucche, giraffe, iene, maiali, leoni, anatre, pesci rossi, pitoni, bufali, tigri e grilli) sono i protagonisti di CACAS – Non è tutto oro quel che luccica, a cura di Nicolas Ballario, che aggiunge: “con il titolo ‘Non è tutto oro quel che luccica’ ci riferiamo a un proverbio tipico italiano che punta a mettere in guardia dalle apparenze. Toscani sovverte la paura e usa queste parole in positivo, dimostrando che l’arte può rendere affascinante qualunque cosa, anche la cacca, che con le sue fotografie splende”.
La mostra sulla cacca di Oliviero Toscani. Lo sponsor
CACAS – Non è tutto oro quel che luccica presenta una serie di opere realizzate nel 1998 per COLORS (il magazine fondato da Toscani e Tibor Kalman nel 1991 e stampato continuativamente fino al 2014) che non sono ancora mai state esposte. Ma la chicca è lo sponsor: Sebach, azienda italiana leader nel noleggio di soluzioni mobili sanitarie, che oltre a promuovere la mostra ha anche realizzato un allestimento ad hoc per l’occasione. Tuttavia, non si tratta della prima collaborazione con Toscani. Infatti, nel 2006, il fotografo realizzò il restyling del brand, inaugurando il famoso cuore rovesciato che segnò la svolta comunicativa dell’azienda.
La mostra sulla cacca di Oliviero Toscani. Attività e riconoscimenti del fotografo milanese
Oliviero Toscani ha lavorato per i più famosi giornali e marchi del mondo, creando immagini corporate e campagne pubblicitarie per Fiorucci, Toyota, Ministero del Lavoro, Ministero dell’Ambiente e della Salute, Artemide, Croce Rossa Italiana, Fondazione Umberto Veronesi, tra gli altri. Collabora per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation, L’Espresso muovendosi tra Parigi, Milano, Londra e New York. Su tutti ha creato l’immagine e l’identità di United Colors of Benetton, orientando la strategia di comunicazione verso messaggi di pace e di tolleranza, problemi sociali quali AIDS e pena di morte, integrazione e uguaglianza. Ha ideato e diretto COLORS Magazine, ha concepito e diretto il centro di ricerca Fabrica e ha fondato La Sterpaia, un laboratorio sulla comunicazione moderna. Ha vinto illustri premi come quattro volte il Leone d’Oro al Festival di Cannes, due volte il Gran Premio d’Affichage, il Gran Premio dell’UNESCO, il premio Creative hero della Saatchi & Saatchi e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo.
Caterina Angelucci
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