Tutte le novità della XIII edizione di MIA Photo Fair a Milano
Dalle sfide della contemporaneità alla mostra che celebra i grandi collezionisti di fotografia, fino alla sezione dedicata alle istituzioni culturali italiane. Le novità della fiera che quest’anno si sovrappone a miart
È dedicata al cambiamento la prossima edizione di MIA Photo Fair a Milano, da quello climatico ai diritti civili e alle sfide delle trasformazioni sociali, economiche e tecnologiche. La fiera, alla sua XIII edizione, è essa stessa soggetta a un radicale cambiamento: dopo essersi tenuta al The Mall in piazza Lino Bo Bardi e poi, successivamente, al Superstudio Maxi in zona Famagosta (sempre a Milano), si traferisce nella nuova sede di Allianz MiCo (in via Gattamelata 13) la stessa della fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea miart, con cui condividerà anche le stesse date di rassegna. In programma da giovedì 11 a domenica 14 aprile 2024, MIA Photo Fair presenterà – sotto la direzione artistica di Francesca Malgara – 100 espositori, 8 mostre e progetti speciali, 4 premi e oltre 70 galleria provenienti sia dall’Italia sia dall’estero, tra la main section e le sezioni speciali. “La prossima edizione di MIA affronta le grandi questioni della contemporaneità, attraverso narrazioni plurali e inclusive che raccontano il cambiamento. Un luogo di incontro e contaminazione, dove si incrociano le raccolte fotografiche provenienti dalle più importanti collezioni private italiane e le istituzioni culturali. Una manifestazione dallo sguardo sempre più internazionale che mira a diventare un laboratorio di pensiero e cultura” racconta la direttrice e brand manager Ilaria Dazzi.
MIA Photo Fair 2024. La mostra dedicata ai grandi collezionisti di fotografia
Si intitola La forma delle relazioni la mostra dedicata ai grandi collezionisti italiani di fotografia. A cura della giornalista e scrittrice Rica Cerbano e allestita dallo studio di architettura Lissoni & Partners, l’esposizione presenta una selezione di 50 opere provenienti dalle più importanti collezionisti private italiane, mettendo in luce il legame profondo tra l’autore e i soggetti delle immagini. Tra questi, per citarne alcuni, Ettore Sottsass, Efrem Raimondi, Leigh Ledare, Nan Goldin, Lisetta Carmi, Muholi, Catherine Opie, Ugo Mulas, Robert Mapplethorpe, Man Ray, Jacopo Benassi e Jason Schmidt, ma anche duo o collettivi come Bernd & Hilla Becher, Rong Rong & Inri, gli italiani Jean Marc Caimi & Valentina Piccinni e The Cool Couple, e artisti le cui opere sono il risultato di una partecipazione attiva dei soggetti fotografati, quali JR, Vanessa Beecroft, Patrick Willocq, Maurizio Cattelan, Franco Vaccari. “Questa nuova edizione con l’esposizione “La forma delle relazioni” dimostra che anche nel nostro Paese il collezionismo fotografico è vivo e pulsante. Avremo infatti alcuni degli artisti più importanti della scena internazionale. MIA è sempre di più una fiera dove arte e consapevolezza sono attivatori sia di mercato che di valori”, dichiara la direttrice artistica Malgara.
MIA Photo Fair 2024. La sezione dedicata alle istituzioni culturali
Un’altra novità della prossima edizione è la sezione riservata alle istituzioni culturali e alle fondazioni, che vede la partecipazione dello CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, il museo di fotografia contemporanea MuFoCo, Fondazione Deloitte e Fondazione Sella (che presenterà un prezioso corpus fotografico di Vittorio Sella).
MIA Photo Fair 2024. La main section, le sezioni speciali e i premi
La main section (con gallerie provenienti, oltre dall’Italia, dagli Stati Uniti, dall’Iran, dai Paesi Bassi, dalla Francia e dalla Svizzera) seguirà il tema proposto per l’edizione 2024, dedicando i progetti espositivi al cambiamento e toccando argomenti come il rispetto dell’ambiente, la valorizzazione del femminile, la centralità della persona, il dialogo tra le parti e la forza della comunità. Tra le sezioni speciali, invece, si riconfermano Beyond Photography – Dialogue, a cura di Domenico de Chirico e riservata a gallerie il cui progetto espositivo propone un dialogo tra la fotografia e altri media artistici, come la scultura, l’installazione, la pittura, la performance e il video; Reportage Beyond Reportage, curata da Emanuela Mazzonis di Pralafera e incentrata sulla fotografia documentaristica; e Oltre i confini del Mediterraneo, a cura di Rischa Paterlini con un focus particolare sull’area geografica del Mar Mediterraneo, che vede la partecipazione anche di gallerie provenienti da Egitto, Tunisia e Turchia. Infine, i premi confermati sono il Premio BNL BNP Paribas (acquisizione di una fotografia che entrerà a far parte della collezione della banca), miramART (sempre di acquisizione e riservato alla sezione Oltre i confini del Mediterraneo), IRINOX SAVE THE FOOD a cura di Claudio Composti e il Premio per gli under 35, curato da Erik Kessels.
Caterina Angelucci
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