Torna il Liquida Photofestival a Torino. Intervista alla direttrice artistica
Il Complesso della Cavallerizza ospiterà la nuova edizione del festival di fotografia contemporanea all'insegna della rinascita con il tema “Rebirth”. A svelare le novità e i protagonisti è la direttrice Laura Tota
Nato a margine della rassegna Paratissima, Liquida Photofestival giunge alla sua terza edizione e annuncia il nuovo programma all’insegna della rinascita con il tema Rebirth. Ospitata nel Complesso della Cavallerizza di Torino dal 1 al 5 maggio, la rassegna ha invitato 29 autori di calibro internazionale per raccontare il caleidoscopio della fotografia contemporanea, tra cui spiccano Paola Francesca Barone, Luca Daddario, Carlodemarchis, Gloria Fenaroli, Ottavia Franchina e Filippo Zanella. A loro si aggiunge il fotografo autriaco Peter Pflügler, protagonista della sezione Liquida Grantcon il progetto Now Is Not The Right Time, il cui allestimento è stato progettato attraverso il workshop guidato da Andrea Isola Exhibition Designer, coinvolgendo 11 studenti.
Oltre alle mostre, la terza edizione di Liquida riserva tante sorprese, dai fotografi agli eventi collaterali e a raccontarceli è la direttrice artistica Laura Tota.
Intervista a Laura Tota, direttrice artistica di Liquida Photofestival 2024
La terza edizione di Liquida Photofestival si sviluppa attorno al tema “Rebirth”, ovvero rinascita. Da dove nasce l’ispirazione di dare forma ad un tema così ampio e variegato, e quali saranno i fotografi protagonisti?
La tematica scelta ogni anno è una conseguenza dello stato in cui versa la nostra contemporaneità. Dopo Better days will come, tema dello scorso anno, ho cercato di dare una continuità concettuale, puntando sul concetto di Rinascita come conseguenza di un processo di guarigione interiore e sociale. Tutti gli autori chiamati a partecipare hanno in qualche modo fornito una propria lettura del tema attraverso i propri lavori, dai guests della Main exhibition ai vincitori dei premi del Liquida Grant.
Oltre alle mostre, quali altre novità animeranno la rassegna?
Come ogni anno, alla parte espositiva si affiancano i contenuti editoriali, gli incontri e le letture portfolio gratuite per i fotografi. La sezione dedicata all’editoria è curata da Vittoria Fragapane, book editor per la casa editrice Artphilein e raccoglie le migliori pubblicazioni di case editrici indipendenti che interpretano il tema dell’edizione. Di queste, alcune vengono presentate in incontri con gli autori e gli editori, un momento di confronto necessario per analizzare una declinazione fondamentale del mezzo fotografico, appunto quello del fotolibro. In più, essendo Liquida un festival di fotografia emergente, diamo la possibilità agli autori di confrontarsi con addetti ai lavori per la valutazione dei propri lavori: in tal senso, i giudici del Liquida Grant mettono a disposizione dei fotografi le proprie professionalità per accrescere le loro competenze. Per molti fotografi, questa rappresenta la prima opportunità di confronto ed è un motivo di orgoglio per tutta l’organizzazione.
Con la presenza di alcuni nomi già noti al festival, potremmo definire Liquida una realtà capace di scoprire i nuovi talenti della fotografia contemporanea e accompagnarli nella loro crescita professionale?
Negli anni Liquida Photofestival ha accolto, nella sezione Exhibition e non solo, autori che poi si sono affermati e hanno raggiunto traguardi importanti. Per questo ci piace accoglierli nelle edizioni successive per farci raccontare i propri percorsi di crescita. Quest’anno, per esempio, Ada Marino torna come guest di Rebirth – The Exhibition con il progetto New Moons prodotto da Artphilein Foundation, che non finirò mai di ringraziare per la passione e la collaborazione al progetto.
Anche Gian Marco Sanna, vincitore del Premio ArtPhilein dell’anno scorso, torna quest’anno con l’allestimento di Paradise, edito dalla casa editrice svizzera, così come Tua Sorella, progetto di Veronica Barbato guest della precedente edizione, torna in veste editoriale nell’ediTable e nella presentazione del progetto. Mi piace pensare che Liquida possa seguire i propri talenti, affiancandoli e promuovendoli nella propria crescita.
Sebbene sia solo al suo terzo anno, Liquida ha saputo ben radicarsi nel territorio e nel settore della fotografia. Quali sono le tue considerazioni in merito alla sua evoluzione? Quali i progetti futuri?
Torino rappresenta un terreno fertile per la ricerca fotografica, qui esistono istituzioni fotografiche importanti quali Camera e Gallerie D’Italia. Da anni, la fiera The Phair porta nella nostra città le gallerie con le migliori proposte fotografiche e da quest’anno EXPOSED Torino Foto Festival raccoglie in un palinsesto ricco e variegato autori affermati del panorama internazionale.
In questo panorama così fecondo, Liquida Photofestival vuole rappresentare un’opportunità unica e inedita per far conoscere al pubblico autori indipendenti emergenti, in linea con quella che è la mission di Paratissima. A maggio, tutto il mondo legato alla fotografia sarà a Torino: quale migliore occasione per presentare i propri lavori in un festival? Questo è quello che ci spinge a fare sempre meglio e a costruire relazioni sempre più forti sul territorio nazionale e non solo.
Valentina Muzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati